Udinese, Delneri: "La Roma è stata più cattiva di noi, due dei tre gol sono stati nostri regali"
Delneri a Premium Sport
“È chiaro che abbiamo affrontato tre squadre difficili, dobbiamo migliorare in difesa perché non dobbiamo concedere queste occasioni, sicuramente la Roma ha grande personalità e gioca bene. La nostra crescita deriva solo dal lavoro, dal capire dove sono le difficoltà, oggi la Roma è stata più cattiva di noi, dobbiamo avere il doppio della cattiveria, possiamo giocare meglio di oggi sicuramente. Se ho sentito la società? È sempre presente, è chiaro che un allenatore non possa essere troppa tranquillo se non fa risultati, ci manca anche un po’ di fortuna. Non abbiamo fatto male ultimamente, dobbiamo imparare a gestire meglio certe situazioni, ci manca un po’ di cattiveria, direi che bisogna migliorare in queste cose qui. Abbiamo tanti giocatori nuovi che devono adattarsi e si ha bisogno di tempo, ma nel calcio il tempo equivale ai risultati".
Delneri a Sky
"Cosa non l'ha convinta di questa partita? La cattiveria e le occasioni concesse alla Roma, che già di per sè a giocatori importanti. Nel primo tempo, due dei tre gol li abbiamo regalati noi, essendo troppo leggeri. Dobbiamo migliorare sotto tutti i punti di vista. La classifica? I punti non cambiano la vita, ora come ora sono le sconfitte a darci dei problemi, soprattutto come arrivano, perdere con Milan, Roma e Torino ci sta. I gol subiti sono quasi esclusivamente colpa nostra, quando ti trovi 4 vs 1 con Nainggolan, in qualche modo la palla gliela devi strappare. Cose positive? La fase offensiva sicuramente è un buon punto da dove ripartire. Tranne qualche contropiede che è normale concedere, abbiamo subito gol a difesa schierata. In bilico? Io e la società andiamo d'accordo, ovviamente quando si perde non si è contenti, ma remiamo tutti nella stessa direzione".
Delneri in conferenza stampa (a cura dell’inviato all’Olimpico Gabriele Chiocchio)
“Cinque sconfitte dovute solo agli avversari? Le prime due partite sì, poi le altre tre abbiamo affrontato il Genoa che può avere i nostri stessi obiettivi, poi ci sono state Milan, Torino e Roma. Abbiamo sbagliato inopinatamente a livello singolo, il primo gol è stata la fotocopia di Ferrara, non c’è stata grande aggressività ed era la prima volta che la Roma passava la metà campo. La Roma meritatamente ha vinto la partita, anche il terzo gol è sintomatico delle cose che non fanno bene, la squadra ha avuto le sue palle gol, non è stata passiva, Alisson ha fatto grandi parate. Non mi è piaciuta la poca aggressività, per niente. Più carattere nella ripresa? Non mi è piaciuto l’atteggiamento, nel primo tempo abbiamo fatto 27 retropassaggi, è un atteggiamento passivo, voglio una squadra propositiva. Questa squadra è cambiata per molti versi, dalla panchina si è visto benissimo che c’è stata poca aggressività. Sul secondo gol di El Shaarawy c’è stata poca aggressività su Džeko, se concediamo anche l’aggressività la Roma vince. Alisson è stato impegnato 2-3 volte in modo importante, ci sono stati troppi errori di attenzione su certe situazioni che incidono sulla prestazione. Poche sorprese in A? C’è differenza tra chi lotta per i vari obiettivi. Bisogna stare sereni anche quando si perde, la quota salvezza è più bassa, le grandi perdono pochi punti, hanno fatto investimenti importanti, concedono poco e hanno il pallino in mano. Anche a 16 squadre 6 lottano per vincere e 8 per altri risultati. La differenza quest’anno è importante, è difficile che le piccole possano avere la meglio ma non sarà una costante. La qualità avversaria è elevata, se sbagli paghi. Il primo gol è aggressività, il terzo un infortunio. Dobbiamo migliorare le difficoltà singole e rispettare i valori, se pensiamo di venire a Roma e vincere 3-0 è fuori dal mondo. Non dobbiamo valutare le sconfitte, che fanno male a livello psicologico. Faccio la mia diagnosi e mi chiedo cosa cambi ora avere qualche punto in più: devi sempre fare punti la domenica dopo. Si fa la partita ma è molto complicato ottenere punti rispetto agli anni passati. Stiamo lavorando in modo serio, tra me e la proprietà c’è un rapporto di stima, il problema è di punti, di risultati. Abbiamo fiducia reciproca, continueremo insieme se ci saranno le situazioni per farlo, 5 sconfitte su 6 partite sono pesanti. Alla squadra non posso dire niente per come si propone davanti, manca nelle dinamiche della squadra di provincia, dobbiamo combattere quel fatto lì. Tu hai a che fare con situazioni non semplici, ci vuole la cultura e non si cambia in due giorni. Il cambio d’assetto? Non volevo prendere l’imbarcata, un conto è perdere 3-1 e uno 8-0, siamo scemi ma anche coerenti. Dobbiamo fare anche il calcolo su chi c’è e chi affrontiamo, Bizzarri ha fatto un’ottima partita, da quel punto di vista siamo coperti. Dove colloco la Roma nelle prime cinque? Che brutta domanda. Eusebio sta facendo un ottimo lavoro, ha inquadrato la squadra bene, ha un’idea, com’era con Spalletti, ma più precisa e secca. Esalta le qualità dei giocatori ed è la cosa più importante. La pressione di Roma è bella tosta, non perdona niente. Ai tempi miei la costruzione era abbozzata, oggi è importante, andare in Champions League è già importante. Ha i cambi per poter competere, la Roma sarà protagonista in campionato e spero lo sia anche in Champions League”.