Lazio, Inzaghi: "Non abbiamo quasi mai sofferto la Roma. Il rigore dell'andata ancora non so se ci sia"

16.04.2018 00:05 di Marco Rossi Mercanti Twitter:    vedi letture
Lazio, Inzaghi: "Non abbiamo quasi mai sofferto la Roma. Il rigore dell'andata ancora non so se ci sia"
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Simone Inzaghi a Premium Sport

“Non abbiamo quasi mai sofferto la Roma a parte quando siamo rimasti in superiorità numerica, sono soddisfatto dei miei. Abbiamo un po’ sofferto le fatiche europee, però fino a quando Radu è rimasto in campo potevamo giocarcela, noi siamo tornati venerdì e i ragazzi sono stati bravissimi, ho fatto loro i complimenti. L'eliminazione è stata una macchia che non deve eliminare otto mesi di grande lavoro, abbiamo vinto la Supercoppa, in semifinale di Coppa Italia e ai quarti di Europa League. Avessimo avuto un po' più di fortuna, avremmo vinto. Anderson? Devo scegliere la formazione migliore, è stato bravissimo e poi l'ho sostituto con Luis Alberto. Anderson è rientrato nel migliore dei modi, è sempre positivo quando gioca, poi non dimentichiamo che Luis Alberto ha fatto molto bene ma sono contento anche di Felipe. Chi è più in forma per la Champions? Probabilmente noi siamo gli intrusi, però dopo 32 partite non è un caso, ci giocheremo tutto in queste ultime sei, senza di noi questa corsa sarebbe già chiusa, ora ci giochiamo le nostre carte. Alla vigilia del campionato non ci mettevano nemmeno tra le prime 7, di questo ero un po' deluso, ora ce la giocheremo fino alla fine".

Simone Inzaghi in conferenza stampa (dall'inviato all'Olimpico Luca d'Alessandro)

Risultato meritato da entrambe le squadre? Sì. abbiamo fatto un'ottima partita di cuore, di sacrificio, di unione. Dovevamo riscattarci da giovedì. Avevamo subito la possibilità di riscattarci contro la Roma. Davamo l'idea di essere più pericolosi della Roma, una grande squadra, semifinalista di Champions. Avrei voluto vincere, ma a volte bisogna accettare il pari. Con un uomo in meno abbiamo a rischiato sulla traversa di Dzeko, ho dovuto passare dalla difesa a 5 a 4 e levare Immobile e mettere Milinkovic e abbiamo rischiato il gol. Sostituzione Anderson? Probabilmente il cambio sono contento di averlo fatto. Tutti e due. Lulic, se fosse stato un altro giocatore non avrebbe giocato né a Salisburgo, né oggi. Sono entrati in partita bene sia Luis Alberto che Lukako. Felipe o Immobile era la scelta e mi sembrava che Felipe avesse corso di più. I ragazzi mi hanno soddisfatto pienamente, abbiamo concesso soltanto un'imbucata di Peres. Chi sta meglio tra Roma e Lazio? Per quello che abbiamo visto in campo noi. Siamo pari punti a 6 gare dalla fine. Adesso non ci nascondiamo più. Senza la Lazio, a detta di tutti da ottavo o decimo posto la lotta Champions sarebbe chiusa. Rispetto all'Inter abbiamo giocato 16 partite in più, rispetto alla Roma 8 partite in più. Adesso, dopo 32 partite, se sei lì non è un caso. Una nuova Lazio dopo il derby? Sono 50 partite che mi entusiasmano questi ragazzi. Abbiamo vinto una Supercoppa, abbiamo perso ai rigori una semifinale di Tim Cup, dove altre corazzate hanno perso al primo turno. C'è la macchia di giovedì, ma abbiamo fatto un grande cammino. L'Olimpico di questa sera? I tifosi siano stati l'uomo in più stasera. Rispetto a giovedì ho cambiato soli 2 giocatori, ma ieri ho detto che la stanchezza sarebbe passato all'ingresso in campo. Anche i nostri tifosi siano orgogliosi dei nostri ragazzi".

Simone Inzaghi a Sky Sport

“Risposte concrete? Sapevo che la squadra avrebbe dovuto mettere in campo tanto cuore. L'atmosfera del derby ci ha dato tanta energia. Siamo stati bene in campo, dopo l'espulsione di Radu abbiamo concesso l'occasione a Dzeko, nel primo tempo quasi nulla a parte Peres. In dieci abbiamo rischiato di vincere la gara. Ottimista per la volata Champions? Mancano 6 partite, noi abbiamo giocato 15 gare in più dell'Inter e 8 in più della Roma. Arrivati a questo punto abbiamo un obiettivo ben chiaro, inaspettato a agosto. Non abbiamo un calendario semplice però Roma e Inter dovranno incontrare la Juventus e dovranno fare punti come noi. Come ho gestito il post gara di Salisburgo? Mi sarebbe piaciuto andare a cena ma non abbiamo avuto tempo. Ho detto ai ragazzi che dovevano essere orgogliosi di quanto fatto. Abbiamo giocato 50 partite compresa la Coppa Italia dove siamo usciti ai rigori. Abbiamo vinto in Supercoppa con la Juventus, in Europa League una piccola macchia ma dovevamo essere orgogliosi. Siamo gli intrusi in classifica che però dopo 32 gare siamo diventati pretendi a un sogno di agosto. Uscita di Felipe Anderson? Delle scelte vanno fatte, i due cambi ci hanno aiutato molto. Dovremmo chiedere anche a Luis Alberto come si sentisse per questa panchina, però sono l'allenatore e devo fare delle scelte. Ho la fortuna di avere ragazzi intelligenti, come Felipe Anderson. Dal suo rientro ci sta aiutando tantissimo. In quel momento dovevo scegliere fra lui e Immobile, Ciro ti può segnare in qualsiasi momento. Non avrei mai tolto Milinkovic, a volte si fanno delle scelte. Cosa è successo a Salisburgo? Mi sono dato delle spiegazioni. Probabilmente il gol di Immobile ha fatto andar giù la testa e nell'inconscio di tutti quanti c'era la partita di oggi. Cambio di Milinkovic in Europa League? Non penso abbia influito. Non avevano tirato per 60', ho tenuto Luis Alberto per il palleggio. Se avessimo fatto il 2-1 sarei stato il più bravo del mondo. Invece abbiamo perso e dopo è sempre facile. Quando ti fai due autoreti capita di perdere largamente, così è successo. Sul secondo gol il portiere poteva fare meglio perché ci ha abituato bene. Solo complimenti per lui. Probabilmente era scritto che non avremmo dovuto fare le semifinali di Europa League”.

Simone Inzaghi alla Rai

“Soddisfatto? Penso di sì. I ragazzi hanno fatto una grande gara, non era semplice contro la Roma. Abbiamo messo in campo un grande cuore. Con un po’ più di fortuna e non restando in dieci avremmo potuto vincere la partita. Ci prendiamo il pari e andiamo avanti. La gara di mercoledì? La Fiorentina è in un ottimo periodo, dobbiamo cercare di recuperare un po’ di energie. Siamo rientrati tardi dall’Austria, sapevamo che i nostri tifosi ci avrebbero dato le energie. La coreografia è stata spettacolare. Momenti di fragilità? Non direi fragilità… Dire qualcosa a questa squadra dopo questa stagione non mi va. Questa squadra ha vinto la Supercoppa, è andata nei quarti di Europa League dopo 15 anni, è lì a giocarsi la Champions con Inter e Roma, in estate non ci mettevano nemmeno nelle prime 8. Resta quella macchia di giovedì, sicuramente. È stato un problema fisico o psicologico? Per 60 minuti non abbiamo preso un tiro in porta, poi quando ti fai due autogol c’è poco da fare. Forse il gol di Immobile ci ha illuso di aver passato il turno. Avevo chiesto una reazione, c’è stata e adesso continuiamo con il nostro sogno. Tattica anti-Roma? All’andata avevamo cercato di giocare da dietro, abbiamo perso con un rigore che ancora non so se ci sia. Stasera ho detto che se avremmo perso non avremmo dovuto aiutare la Roma. La mia squadra è stata sempre pericolosa, poi purtroppo c’è stata l’espulsione di Radu che dovevamo evitare. Siamo andati soli davanti alla porta anche in dieci, figuriamoci in undici. Si è alleggerito il peso di Milinkovic-Savic? Nessuna italiana è mai arrivata in finale di Europa League, che qualità ha questa competizione? Sicuramente è una competizione di grande qualità, avevamo avuto un sorteggio buono. Si incontrano squadre fisiche, non puoi lasciare un centimetro. Nella nostra testa forse è scattato qualcosa per cui la qualificazione fosse già in tasca. Sicuramente i ragazzi cresceranno, questa rimonta è stata tosta ma la reazione c’è stata. Milinkovic è stato fermo, ha avuto un infortunio. Stasera secondo me ha fatto una buona gara. Cercherò di utilizzarlo il più possibile, anche se anche lui viene da tre gare in una settimana. Ha ampi margini di miglioramento”.