Inter, atteso il confronto fra Inzaghi e la dirigenza
Avanti con Simone Inzaghi, e fin qui tutti d'accordo. In casa Inter, a pochi giorni dalla sconfitta contro l'Udinese, si torna in campo, seppure a ranghi ridotti: oggi i nerazzurri riprenderanno a lavorare ad Appiano Gentile. Non un gruppo particolarmente numeroso: mancheranno i nazionali, di fatto il tecnico piacentino avrà a disposizione sette giocatori più l'infortunato, ma in via di recupero, Calhanoglu. Tra questi, per la prima volta in gruppo, ci sarà Romelu Lukaku, che ieri sui social si è caricato con un messaggio anche ironico nei confronti di chi in passato l'ha criticato, ed è il grande rinforzo dalla fine della sosta in poi.
Ci sarà il nuovo confronto fra il tecnico e la dirigenza. Ma non necessariamente oggi. Anzi, la data giusta sarà domani, giovedì. Per forza di cose, si tratterà di un faccia a faccia molto diverso rispetto a quello post Bayern Monaco, quando parteciparono tutti i giocatori. In questo caso, semmai, potrebbero essere coinvolti quelli rimasti, specie considerato che alcuni sono molto pesanti nello spogliatoio, da capitan Handanovic allo stesso Lukaku e a D’Ambrosio. Non sarà l'unica differenza: se in quell'occasione la società, a partire dall'AD Marotta, intendeva mettere un argine a una deriva interna potenzialmente pericolosa di cui si avevano solo avvisaglie, ora sarà il momento di analizzare cosa non è andato, comprese alcune scelte nella trasferta friulana poco comprese, e soprattutto di capire come cambiare il corso della stagione. La fiducia c'è, incassata sin dai minuti successivi al 3-1 della Dacia Arena. Oltre a quella, c'è di più: alla ripresa, l'Inter è attesa da alcuni snodi cruciali. Il big match con la Roma - il quarto di stagione, e finora i nerazzurri li hanno persi tutti - poi il doppio confronto col Barcellona che sarà la principale se non l'unica occasione di passare oltre il girone della morte in Champions League. O almeno di dare segnali diversi rispetto alla squadra confusa e rinunciataria vista per esempio al cospetto del Bayern, poi caduto in una mini-crisi nazionale quasi a confermare l'idea che tutto sommato ci si potesse almeno provare. È un'Inter diversa, quella che deve nascere a partire da oggi, con il ritorno di Lukaku, e dall’atteso confronto di domani. Anche perché da novembre inizia a tutti gli effetti una nuova stagione. Si legge su TuttoMercatoWeb.com.