Il nuovo Iturbe modello Gervinho
“È sempre importante iniziare bene”. Con queste parole Juan Manuel Iturbe ha commentato la vittoria contro l’Udinese, che ha riportato la Roma a meno uno dalla Juventus, alla vigilia del derby di domenica prossima. Frase non detta a caso, perché per Iturbe la gara di Udine rappresenta una sorta di nuovo inizio con la maglia giallorossa. Via i problemi dovuti all’ambientamento tra una piazza come Verona e quella di Roma, via il peso dei tanti milioni pagati dalla Roma per strapparlo alla Juventus, via gli infortuni che lo hanno fermato sul più bello. Polemiche a parte, la vittoria giallorossa al Friuli ha dato un’indicazione tattica su tutte: Iturbe per Garcia è l’uomo designato a sostituire Gervinho, che dal ritiro della Costa d’Avorio ha seguito con attenzione la partita, twittando un “Ben fatto ragazzi”. I due son simili, ma hanno caratteristiche primarie, eccetto la velocità, diverse. Iturbe rispetto a Gervinho dà meno profondità in attacco, gioca più al servizio della squadra ed è dotato di più tiro e tecnica di base. Una felix culpa, per Garcia che può rendere la manovra della Roma più imprevedibile rispetto alla ormai assodata “manovra Gervinho”, ma nella testa del mister, gara di Udine alla mano, il ruolo dell’argentino, per tutta la durata della Coppa d’Africa, sarà quello, con maggiori compiti difensivi rispetto all’ivoriano.
Inizia esterno di attacco a destra per costringere Gabriel Silva a scendere poco sulla fascia. Un inizio molto accorto tatticamente, come a studiare quanto ne avesse nelle gambe: pressa, contrasta, capisce di avere una marcia in più e si lascia andare. Da quel momento Iturbe diventa una costante nelle azioni di una Roma che arretra sempre di più. La velocità è il suo cavallo di battaglia e lo dimostra in un paio di contropiedi mal sfruttati da Totti. Quando Garcia richiama proprio Totti in panchina va a posizionarsi punta centrale con Florenzi a destra e prima Ljajic, poi Emanuelson, sulla sinistra. Posizione del tutto nuova per Iturbe, che con il Verona e inizialmente con la Roma è stato impiegato centrale, ma dietro una prima punta. “È sempre importante iniziare bene” e chi ben comincia è a metà dell’opera.