Scandalo FIFA, Platini: "Sono disgustato. Blatter deve dimettersi"
Il presidente della UEFA Michel Platini ha parlato poco fa dello scandalo che ha investito la FIFA nella giornata di ieri. Il presidente ha fatto il punto della situazione dopo la riunione delle Federazioni calcistiche europee tenutasi questa mattina a Zurigo. Queste le sue parole riportate da Tuttomercatoweb.com: "Non avrei mai pensato di vedere tanta gente dopo il briefing della finale di Europa League. Il Siviglia ha vinto 3-2 in una cornice di pubblico fantastica ed è stato un grande spettacolo. Da una parte c'è il calcio, dall'altra i problemi della FIFA. Abbiamo seguito quanto successo e io che amo la FIFA e sono un ammiratore della sua storia, sono disgustato e non ne posso più. E' veramente troppo. Non commenterò le indagini in corso, ma per la nostra immagine tutto questo fa male. Domani la grande maggioranza delle Federazioni europee voterà per il principe Al Hussein. Non ne possiamo più di questa presidenza. Ci sono delle federazioni non ancora convinte di questa scelta, ma questo è quanto è emerso dalla riunione. Il presidente della FIFA ci ha chiesto di ripensarci dopo il comunicato, molto duro, di ieri. Abbiamo lavorato assieme per tanti anni e ho detto a Blatter che chiederò le sue dimissioni perché non ne posso più. Ho avuto delle discussioni faccia a faccia con lui e gli ho ribadito la mia idee e che deve avere il coraggio di prendere questa decisione. Lui mi ha risposto che ormai è troppo tardi. Il calcio deve venire prima di tutto. Io ho preso una posizione come si aspettavano le federazioni anche se non è stato facile visto il legame d'amicizia con Blatter. Lancio un appello a tutte le federazioni e gli chiedo di votare per il principe Al Hussein perché bisogna cambiare. Dico tutto questo con tristezza. Ci sono troppi interessi che hanno rovinato la FIFA".
Ancora su Blatter e sulla votazione di domani: "Blatter è rimasto colpito dalle mie parole perché gli ho parlato da amico e perché è dal 1998 che lavoriamo assieme. Abbiamo una lunga storia assieme. Anche se abbiamo avuto i nostri problemi restiamo amici. Per lui è ormai troppo tardi per dimettersi e io capisco la sua strategia. Vuole provare a convincere i membri del congresso a votare per lui facendo leva sulla democrazia. E se verrà scelto lui resterà in carica. Però così perdiamo tutti. Io spero che almeno 43-45 le federazioni che voteranno per Al Hussein, ma dopo quanto successo i voti potrebbero essere di più".
Sul una possibile sua candidatura: "Non sono dispiaciuto di non essere candidato. Non ho mai voluto combattere contro Blatter e non sono molto attirato dalla presidenza della FIFA perché mi piace quello che faccio alla UEFA. Ho sempre pensato di candidarmi al massimo dopo l'addio di Blatter".
Su una possibile rielezione di Blatter: "Il problema è che in tutte le assemblee ci sono i buoni e i meno buoni, ci sono sempre persone che sono lì per difendere le proprie posizioni".
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