Pizzul: "Roma in linea con le attese. Mourinho è un grande tecnico"

22.09.2021 00:00 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Pizzul: "Roma in linea con le attese. Mourinho è un grande tecnico"
Vocegiallorossa.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Bruno Pizzul, storico ex telecronista, ha parlato ai microfoni di Centro Suono Sport all'interno della trasmissione "Parametri Zero".

Che idea si è fatto di questa nuova stagione?
"L'avvio di campionato è stato interessante e positivo. La sorpresa è la partenza a rilento della Juventus. Molto bene il Napoli che è ancora a punteggio pieno. Per il resto le altre squadre più quotate sono partite come mi aspettavo e come i pronostici avrebbero quotato. Sono felice del ritorno dei tifosi allo stadio. Dove c'è il tifo ci sono manifestazioni disdicevoli però il pubblico è un elemento indispensabile". 

Che idea si è fatto sulla Roma?
"Mourinho è un grande allenatore. La Roma finora è stata in linea con le attese. L'ultimo risultato è stato inatteso, per questo il calcio è straordinario perché è quanto di più illogico ci possa essere. La sconfitta della Roma è figlia di situazioni di questo tipo".

Cosa pensa di Lorenzo Pellegrini?
"Direi che l'investitura che Mourinho ha fatto su di lui è quanto di più positivo possa esserci per il ragazzo a livello mentale. Ha dimostrato sul campo quanto sia importante, fondamentale e decisivo. Lui ha tutto e si è segnalato con questa grande precisione in zona gol". 

Che partita si aspetta tra Roma e Udinese? 
"L'Udinese ha perso male contro il Napoli che però può essere spiegata con la super prestazione della squadra di Spalletti. Ha apportato una partita eccessivamente orientata a cercare di tenere alti i giocatori sul campo e questo ha determinato una mancanza di fiducia nei friulani. Hanno bisogno di trovare una conferma di quelle che sono le loro potenzialità. È sicuramente sfavorita ma avranno un atteggiamento meno remissivo giovedì all'Olimpico".

Negli ultimi anni abbiamo visto l'Udinese un pò sotto gli obiettivi che nei primi dieci anni del 2000 aveva raggiunto, anche a livello di scoperta di giovani talenti. Come se lo spiega questo? 
"È cambiato proprio il calcio. Quell'Udinese era figlia di una società molto improntata sullo scouting. La situazione è cambiata perché non appena viene individuato un giocatore con lo scouting dell'Udinese, viene battuta dalla concorrenza di altre squadre, mentre prima era solo l'Udinese a usare lo scouting. L'udinese quest'anno ha messo le mani su alcuni giovani che sembra siano delle possibili figure importanti per l'Udinese del domani. L'Atalanta ha un pò preso le redini dell'Udinese di prima, con un ottimo giro di scouting". 

Qual è stata la telecronaca che ricorda con più affezione della Nazionale? 
"Ce ne sono state tante. Quelle che mi hanno dato più soddisfazione sono state Italia-Olanda agli europei del 2000 o Italia-Bulgaria del Mondiale americano. Italia-Nigeria anche è stata molto emozionante perché meritavamo di perderla. Tante belle partite ci sono state. Mi sono veramente divertito a fare il telecronista anche quando non facevo ancora l'italia. Questo non mi fa dimenticare però le gioie e le delusioni di quando ho commentato l'italia".