Graziani: "Lazio-Inter? Dopo dieci minuti ho spento la tv"

08.05.2010 15:59 di  Alessandro Carducci   vedi letture
Fonte: "Amore Azzurro" - Radio Amore
Graziani: "Lazio-Inter? Dopo dieci minuti ho spento la tv"
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© foto di tv

Nel corso di “Amore… Azzurro”, programma sportivo in onda ogni sabato dalle 11.00 alle 12.30 su Radio Amore, è intervenuto l’ex attaccante ed ora opinionista televisivo, Ciccio Graziani. Ecco alcuni passaggi dell’intervista: "La finale di Coppa Italia? Purtroppo, più andiamo avanti e più peggioriamo. In Italia ormai esasperiamo tutto. Gli interessi, i soldi, la fama ed il successo prevalgono su tutto. In realtà, in campo si dovrebbero vedere partite belle ed entusiasmanti, al di là di chi poi trionfa. Dovremmo avere degli esempi positivi sul terreno di gioco, ma purtroppo non è più cosi. Lo scudetto? Fino al termine del girone di andata, sembrava che l’Inter avesse già stravinto. Poi, nella seconda parte della stagione tutto si è rimesso in discussione. Bisogna fare i complimenti alla Roma che è stata l’unica vera antagonista dei nerazzurri. Credo che il crocevia della stagione sia stato il match tra Roma e Samp. Ora l’Inter è strafavorita, ma mancano ancora due partite e nel calcio può succedere di tutto. Lazio-Inter? Io sono romanista e dunque mi aspettavo un risultato diverso. Dopo dieci minuti ho spento la tv e sono andato a prendere un gelato con mia moglie. Sapevo che era una partita già scritta, ma proprio non potevo accettare di essere preso in giro davanti alla tv. La Lazio ha perso una grande occasione per dimostrare che, nonostante la sana rivalità cittadina, è doveroso esprimere sempre tutte le proprie potenzialità.

Tuttavia, siamo in Italia e non mi stupisco di fronte a certi comportamenti. I biancocelesti mi hanno fatto ricordare l’opportunità sprecata da Henry, il quale ha sciupato un jolly per fare una gran bella figura, ammettendo quanto accaduto nel match che ha portato la Francia in Sudafrica. Il silenzio delle Istituzioni, dopo Lazio-Inter? Credo che potessero fare poco. La verità è che la tifoseria ha messo in condizione i calciatori di non giocare. I biancocelesti sono stati costretti a non giocare, ma dei professionisti non avrebbero dovuto farsi condizionare. Posso comprendere l’atteggiamento della tifoseria laziale, ma non accettare questo comportamento da chi scende in campo. Roma troppo nervosa? Credo che si possa perdere una partita, ma non bisogna perdere mai la faccia. Forse, noi mercoledì un po’ l’abbiamo persa. Tuttavia, sono sicuro che Ranieri saprà dare nuove motivazioni al gruppo nelle ultime due partite di campionato. Le scelte di Lippi? Marcello nel bene e nel male è un uomo coerente. Forse, si fida del gruppo che ha creato ben sapendo che se, malauguratamente, le cose dovessero andare male, sarà criticato. Miccoli e Cassano meriterebbero di far parte di questa squadra, ma lui non vuole elementi che non conosce bene sotto il profilo comportamentale”.