Gerolin: "La nuova proprietà è sulla strada giusta. La Roma degli ultimi anni? Le faccio i miei complimenti"

10.05.2011 12:05 di Eleonora Ciampichetti   vedi letture
Fonte: Voxpopuliromani.it
Gerolin: "La nuova proprietà è sulla strada giusta. La Roma degli ultimi anni? Le faccio i miei complimenti"
Vocegiallorossa.it
© foto di Federico De Luca

Manuel Gerolin, ex centrocampista giallorosso di fine anni '80 e dirigente sportivo, ha rilasciato un'intervista alla redazione di voxpopuliromani.it per parlare della Roma del futuro e della sua voglia di tornare presto a ricoprire il ruolo di Direttore Sportivo. Queste le sue dichiarazioni integrali:

Per prima cosa una curiosità su di lei: il suo nome viene spesso accostato a quello di diversi club tra cui anche il Bologna dove tornerebbe, così, a rivestire il ruolo di Direttore Sportivo. Che sia il Bologna o un’altra squadra, possiamo, comunque, affermare che per la prossima stagione sarà di nuovo in pista?
“Sicuramente possiamo affermare che la voglia c’è. Per dire se sarò di nuovo in pista, invece, bisogna ancora aspettare. Non ci sono stati dei contatti concreti e attualmente sono solo voci; per ora è molto difficile dirlo. Comunque sì, mi piacerebbe molto tornare a rivestire il ruolo di Ds”.

Sappiamo che da Febbraio scorso, da quando ha lasciato Siena, lei ha continuato a svolgere il suo lavoro aggiornandosi continuamente sui giocatori; sappiamo del suo recente viaggio in Argentina. Gerolin Ds giallorosso chi porterebbe di corsa alla Roma?
“Difficile dare dei consigli se è vero come sembra che lavoreranno per la Roma due direttori bravissimi come Baldini e Sabatini. Sono persone molto competenti e sanno fare bene il loro lavoro. Inutile fare i nomi di Paulo Henrique Ganso o di Erik Lamela che sono ormai su tutti i giornali; piuttosto, bisognerà vedere i programmi della società. Va considerato che la Roma ha già un suo zoccolo duro, un’ossatura da integrare. Se vorranno allestire una squadra per vincere lo scudetto allora dovranno puntare su giocatori pronti, giocatori già fatti; al contrario, se daranno la preferenza al bilancio allora dovranno cercare di puntare soprattutto sui giovani”.

Lei, poco fa, ha accennato ai programmi della società; volevo, in proposito, chiederle un parere circa questo passaggio di proprietà. La Roma in mano agli americani, che ne pensa?
“Sono convinto che la nuova proprietà ha tutte le carte in regola per fare bene. Dovranno, però, avere strategie precise ed idee chiare; sai com’è, ad Agosto sono tutti felici e tutti vincenti, poi però contano solo i risultati, e per ottenerli c’è bisogno di programmazione. Credo, comunque, che siano sulla strada giusta; le persone di cui si stanno circondando sono tutte molto preparate e sono ottimi professionisti”.

Lei che Roma l’ha vissuta, si è fatto una idea di che cosa non ha funzionato quest’anno per i giallorossi?
“E’ vero, quest’anno in effetti si poteva fare qualcosina in più; è altrettanto vero, però, che c’erano squadre oggettivamente più attrezzate, vedi Milan ed Inter. La Roma in questi ultimi anni si è espressa ad alti livelli, riuscendo anche a giocare un ottimo calcio. Merito di chi sta lavorando a Roma da diversi anni: come Rosella Sensi, Bruno Conti, Daniele Pradè. È per questo che a loro dico “bravi” e gli faccio tanti complimenti per il lavoro svolto. E’ normale, però, che quando si ha a che far con una particolare situazione economica ci può stare che un’annata si finisca per zoppicare. I problemi tecnici e di gestione che la Roma ha incontrato non sono altro che una conseguenza”.

Lasciando stare la Roma del futuro, ancora tutta da costruire, e concentrandoci piuttosto sulla Roma attuale, Lei in che ruolo giocherebbe e quale modulo applicherebbe?
“Per quanto riguarda il ruolo, ti rispondo terzino destro. E’ il mio ruolo, il ruolo che facevo a Roma con Nils Liedholm. Per quanto riguarda il modulo invece…noi giocavamo con un 4-5-1, direi che va bene il 4-2-3-1 attuale; sai con i giocatori d’oggi il modulo conta sempre meno, quello che conta è la duttilità e la disponibilità che sanno darti quelli che scendono in campo”.