Canovi: "Falcao aveva firmato con l'Inter, intervenne Andreotti in prima persona per risolvere il problema". AUDIO!

Dario Canovi, storico procuratore, ha parlato a TMW Radio durante il programma "Storie di Calcio". Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni:
Aneddoti da raccontare nella sua carriera?
“Ho intrapreso questo percorso ormai 50 anni fa. I primi calciatori che ho rappresentato erano Montesi, D’Amico e Viola. Montesi era il più particolare, era di estrema sinistra e raccontò il primo calcio scommesse da cui nacque il grande scandalo del processo. La trattativa più difficile della mia carriera è stata sicuramente il contratto di Falcao con Viola. Lui aveva praticamente già firmato con l’Inter, intervenne Andreotti in prima persona per risolvere il problema. Il contratto lo firmammo addirittura nello studio di Andreotti a Piazza del Parlamento. Era presente anche il segretario della camera di commercio italo-brasiliano, un amico di Andreotti che attraverso lui convinse Falcao che rimase alla Roma. Il brasiliano aveva già firmato il contratto con l’Inter, Mazzola stava andando a depositare il contratto di Falcao a Milano in Lega. All’epoca non c’erano i telefonini, si fermò a un telefono pubblico per telefonare al presidente Fraizzoli che lo fermò, dicendogli di passare a casa sua perché doveva parlargli. Fraizzoli spiegò a Mazzola che aveva ricevuto una telefonata da Viola e che non si poteva più depositare il contratto di Falcao”.
Cosa accadde con Cerezo?
“Con Cerezo mi vengono in mente i problemi che ebbe con Viola. Gli fu promesso il rinnovo di contratto, poi arrivò Eriksson che voleva Berggreen e Viola rinunciò a Cerezo non rinnovandogli il contratto. Ci fu una discussione animata in spogliatoio di cui Cerezo si pentì, trattò male Viola e mi disse di chiamare il presidente perché voleva chiedere scusa a Viola davanti a tutta la sua famiglia. Andò a casa sua e quasi piangeva per chiedere scusa, il giorno dopo lo fece davanti a tutta la squadra e i magazzinieri. Questo è Tonino, poi andammo a firmare un contratto con il Milan nello studio di Galliani, c’era anche Braida. Firmiamo per il Milan, ma Liedholm decise di non prenderlo perché il Milan aveva il centravanti Hateley e c’era anche Wilkins. Per prendere Cerezo i rossoneri dovevano cedere Wilkins, se fosse partito si sarebbe rattristato Hateley e per questo rinunciarono al contratto. Ho ancora il telegramma con cui il Milan risolse il contratto".
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