Crystal Palace escluso dall'Europa League: "La più grande ingiustizia nella storia del calcio"

Nella giornata di ieri, venerdì, è arrivata la decisione da parte della UEFA di escludere il Crystal Palace dalla prossima edizione dell'Europa League: il club è retrocesso in Conference League per aver violato le regole sulla proprietà di più club (l'imprenditore John Textor possiede una quota del Palace ed è anche il socio di maggioranza del club francese Lione, anch'esso qualificato per l'Europa League).
Il presidente Steve Parish, ha reagito con grande disappunto nei confronti della UEFA: "È la più grande ingiustizia nella storia del calcio", le sue parole. "Siamo devastati", ha detto Parish a Sky Sports. "È una brutta giornata per il calcio. È una terribile ingiustizia. Credo che nessuno voglia vedere questo. Non credo che la UEFA voglia vederlo. Siamo stati esclusi da una competizione europea per il più ridicolo dei tecnicismi. I tifosi di tutti i club dovrebbero essere devastati per noi".
Il Nottingham Forest, che la scorsa stagione si è classificato settimo in Premier League, potrebbe sostituire il Palace, vincitore della FA Cup, in Europa League. La UEFA ha affermato che le Eagles potrebbero presentare ricorso contro la sentenza presso il Tribunale arbitrale dello sport e Parish ha dichiarato che sono pronti a farlo.
"Tutti sanno che non facciamo parte di un'organizzazione multi-club", ha aggiunto Parish. "Non condividiamo il personale. Siamo intrappolati in una regola che non è stata creata per noi. Non capisco perché la commissione sia giunta a questa conclusione. Credo che abbiamo dimostrato che John non ha avuto alcuna influenza sul nostro club. Questa è una decisione ridicola. Chiederemo alla corte d'appello di ascoltare le nostre argomentazioni".
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