Antognoni: "Baldanzi mi ricorda un po' Dybala". AUDIO!

17.02.2023 20:30 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Antognoni: "Baldanzi mi ricorda un po' Dybala". AUDIO!
Vocegiallorossa.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Grande ospite di TMW Radio, durante Maracanà, è stato l'ex calciatore e dirigente Giancarlo Antognoni. Ecco le sue parole:

Il numero 10 nel calcio sta sparendo. Chi ha ancora certe caratteristiche?
"Pellegrini della Roma, Dybala, Baldanzi, Castrovilli. Il trequartista oggi non c'è realmente, oggi è un po' sacrificato e deve pensare a fare troppe cose. Ma un giocatore del genere fa sempre la differenza. nel calcio italiano lo vediamo poco, da altre parti esiste ancora".

Se l'aspettava una Fiorentina così pimpante in Europa?
"No, dopo averla vista in campionato no. È stata brillante, incisiva, soprattutto con le due punte che in questa annata non stavano facendo bene. Se serviti in un mcerto modo hanno dimostrato che possono fare gol".

Che ne pensa di Italiano?
"Lo conosco solo a Firenze ma è un allenatore moderno, piace giocare a calcio. È un allenatore un po' diverso dagli altri, che giocano di rimessa. Predilige il possesso di palla, avere la partita in mano e a volte rischia in difesa. Quando riuscirà a migliorare anche in questo, sarà pronto per una grande squadra".

Cosa pensa di Lobotka?
"È un giocatore che viene osannato poco dai media ma per il Napoli è determinante. Lo ha cercato anche la FIorentina a suo tempo. È un giocatore basilari per questa squadra che sta andando alla grande, lega tutti i reparti, giocatore importantissimo".

Manca Torreira alla Fiorentina.
"Si cercava uno con quelle caratteristiche. Torreira ha fatto bene, ma il calcio è imprevedibile. Oggi però credo sia stato sostituito bene da Amrabat e Mandragora, si sente un po' la mancanza ma fino a un certo punto".

Milan uscito dal periodo buio?
"Il Milan rimane una delle squadre importanti, bisogna sempre tenerlo in considerazione. Qualche giocatore che potesse fare la differenza, vedi De Ketelaere, non hanno dato il giusto contributo. C'è stato qualche infortunio e Pioli ha dovuto fare qualche sacrificio. Si sta riprendendo, ora la corsa Champions è molto affollata e deve correre anche lei. Sarà una vera lotta tra cinque squadre. Il Napoli per me è irraggiungibile".

De Ketelaere come mai non ingrana?
"Pioli è molto bravo, riesce sempre a valorizzare i giocatori che ha. In questo momento forse soffre un po' San Siro, che non è semplice. Ma è un giocatore con buona tecnica e ottimo fisico, prima o poi uscirà fuori".

C'è una chance di un ritorno alla Fiorentina?
"Me la pongo anche io questa domanda ma in questo momento è difficile, anche perché è un po' come i matrimoni, a un certo punto ci si divide ed è difficile ricucire. Ma la Fiorentina per me rimane sempre al primo posto. L'amore con i tifosi e la società, e la città rimarrà sempre. Non è facile da poter riaggiustare".

Cosa vede in Baldanzi?
"Assomiglia un po' a Dybala come caratteristiche. È un 2003 ancora all'inizio, ma le caratteristiche sono quelle, è un giocatore che dalla trequarti in su è molto bravo. È un giocatore che l'Empoli si terrà stretto, lo farà crescere nel modo migliore".

C'è un rimpianto con Commisso?
"Personalmente non ho potuto esprimermi come pretendeva la presidenza ma c'è stata la pandemia che ha inciso molto. Non è stato apprezzato il mio potenziale. Ho preferito comunque fare una scelta diversa".

Che effetto le fa vedere Chiesa e Vlahovic insieme alla Juventus?
"Sono andati in una squadra potenzialmente forte, anche se quest'anno non va come si pensava. Il mio augurio è che possano fare ciò che sognano, ossia vincere qualcosa".

Chi ha più margini di crescita tra i due?
"Entrambi, Vlahovic è più giovane ma hanno margini importanti. Il mister spero riesca a carpire le loro doti e a migliorarli".

Quale la squadra che le piace di più adesso?
"Il Napoli, è forte come rosa e come allenatore in panchina. Spalletti è riuscito a far maturare e migliorare i suoi calciatori. E poi mi ha sorpreso l'Atalanta, con quei giovani che ha preso, con due punte pazzesche che nessuno conosceva".

Nazionale che ora soffre in attacco. Come mai?
"Ci sono dei buoni giocatori che stano crescendo, vedi Raspadori, ma queste punte fanno gol in Italia, che è un campionato difficile. Immobile è già un trentenne, ma gli altri stanno crescendo. Si spera abbiano meno problemi in futuro a segnare. Serviranno dei nuovi giocatori che sicuramente usciranno, ma questi dobbiamo farli giocare. È un problema italiano dell'investire poco sui giovani".

Italia verso le qualificazioni per l'Europeo. Che futuro vede per la Nazionale?
"Serve inserire qualche giovane e farli giocare nei club. ma anche gli allenatori vanno con i piedi di piombo, preferiscono avere giocatori un po' più maturi. Servirebbe cambiare mentalità e far giocare più italiani possibili o la Nazionale ne risente".

Come valuta il lavoro di Sarri?
"Positivo. È molto bravo, la Lazio è sempre una squadra piacevole da vedere, è propositiva, fa del possesso palla la sua caratteristica. Oggi giocare contro la Lazio non è facile per nessuno".