Scacco Matto - Udinese-Roma 1-0, Di Francesco sbatte sul muro e cade per un dettaglio
Un gol di de Paul stende la Roma per la quarta volta: alla Dacia Arena finisce 1-0 per l'Udinese.
LE SCELTE - Per questo match con vista sulla Champions League e dopo la sosta delle nazionali, Di Francesco è costretto a qualche cambio rispetto alla formazione tipo. A partire dalla porta, dove si accomoda Antonio Mirante, visto i problemi muscolarei accusati da Robin Olsen; davanti a lui, vista l’assenza di Manōlas, ci sono Davide Santon e Aleksandar Kolarov sugli esterni, con Federico Fazio e Juan Jesus al centro. Bryan Cristante e Steven Nzonzi sono i mediani, con Justin Kluivert, Lorenzo Pellegrini e Stephan El Shaarawy alle spalle di Patrik Schick. 3-5-1-1 è il modulo scelto da Davide Nicola per la prima sulla panchina bianconera, con Rodrigo de Paul alla spalle di Ignacio Pussetto.
MURO BIANCONERO - Il passaggio da Velazquez a Nicola è anche un grosso cambio di identità dell’Udinese, che gioca una gara molto fisica, chiudendo ogni spazio per sfruttare eventuali possibilità di ripartire: partendo dal modulo iniziale, il tecnico vuole una copertura quasi totale, con raddoppi anche sulle fasce che inibiscono la naturale fonte di gioco della Roma. Kluivert prende più la zona vicina alla linea laterale, El Shaarawy si accentra maggiormente lasciando a Kolarov l’onere di sfruttare l’ampiezza, ma entrambe le soluzioni non producono pericoli. La via che la Roma potrebbe seguire è quella tracciata con la prima azione pericolosa, una palla dentro per Pellegrini girata di prima a El Shaarawy, ma non viene seguita con sufficiente convinzione.
IL DETTAGLIO CHE NON È - Il gol che nel secondo tempo subisce la Roma arriva da una rimessa laterale. De Paul parte largo a sinistra, con un paio di metri di vantaggio su Santon, mal posizionato: il terzino non riesce a recuperare la posizione e va molle sull’argentino, che salta anche Juan Jesus e piazza alle spalle di Mirante. Un dettaglio che finisce per decidere la partita, anche oltre un atteggiamento non certo guerrigliero, ma determinato dalla solita assenza di certezze a livello di gioco. Kluivert viene sostituito dopo l’ennesima giocata individuale fallita e al suo posto entra Cengiz Ünder, che pure prova a tirare fuori il coniglio dal cilindro senza successo. Al posto di Patrik Schick entra Edin Džeko: inconsueto come, dopo aver proposto quel sistema in ben più di un’occasione, Di Francesco rinunci alle due punte per provare a rimontare; in ogni caso il bosniaco non diventa un fattore. Così come non può diventarlo in pochi minuti Nicolò Zaniolo, che prende il posto dell’infortunato Pellegrini, unico che poteva spezzare la routine svariando per tutto il fronte d’attacco. Nicola non fa altro che aggiungere benzina con Pezzella per Samir, Machis per De Paul e D’Alessandro per Pussetto, sfiorando anche il 2-0 (anzi, realizzandolo, prima dell’intervento del VAR) in una delle tante ripartenze concesse dalla Roma, incapace di creare chance vere pagando questo prezzo.