Scacco Matto - Roma-Chievo Verona 4-1, un gol e poi tutto facile
Con facilità la Roma si sbarazza del Chievo, prendendo tre punti che la mantengono al terzo posto: segnano Schick, due volte Džeko, El Shaarawy e Inglese.
LE SCELTE - Si riducono le rotazioni di Di Francesco, che mantiene in campo diversi titolari confermandoli rispetto a Liverpool, pur cambiando modulo. Davanti ad Alisson ci sono Bruno Peres, Federico Fazio, Juan Jesus e Aleksandar Kolarov; Daniele De Rossi è il mediano, con Lorenzo Pellegrini e Radja Nainggolan; il tridente d’attacco è formato da Patrik Schick, Edin Džeko e Stephan El Shaarawy. Manuel Pucciarelli e Roberto Inglese guidano il 4-4-2 messo in campo da Rolando Maran.
GOL TONICO - Il Chievo inizia aggressivo contro una Roma un po’ molle, poco intensa nei contrasti e nel difendere sui contrasti altrui: i gialloblu provano a sfruttare la fascia sinistra, dove agisce Cacciatore, per tagliare verso il centro e avvicinare la porta di Alisson con le combinazioni tra Pucciarelli e Inglese. Al primo contrasto importante vinto, quello di Nainggolan su Radovanovic, i giallorossi riescono a sbloccare con Schick - che taglia molto bene da destra al centro - e da lì in poi la loro prova sale di livello. Il pressing diventa più efficace e la superiorità fisica più netta, certificata anche dai pali colpiti da Fazio - su calcio piazzato - ed El Shaarawy.
TRA GLI INGRANAGGI - Il piano di Maran prevede una difesa praticamente a 5, con Nenad Tomovic e Fabrizio Cacciatore quarto e quinto elemento della linea, pronta a scomporsi per diventare a 4 con una catena laterale a sinistra: il meccanismo però non funziona nin modo efficace ed è spesso in quello spazio che la Roma si infila per attaccare. Al 27’ si fa male Fabio Depaoli e al suo posto subentra Pawel Jaroszynsky, con Cacciatore che si sposta dall’altra parte, dove Kolarov già offriva la solita spinta propulsiva, ed è da lì che arriva il raddoppio firmato da Edin Džeko, al quindicesimo gol stagionale.
CHI È IN DIECI? - In apertura di ripresa - con Alessandro Gamberini per Mattia Bani - una distrazione in fase di posizionamento di Fazio su un lancio dalle retrovie porta Jesus a commettere un fallo che provoca un calcio di rigore per il Chievo. Il brasiliano viene espulso, ma Alisson para il penalty calciato da Inglese, riportando l’inerzia della partita dalla parte della Roma: entra Konstantinos Manōlas per Schick, lo schieramento diventa 4-4-1 con Nainggolan a destra ed El Shaarawy a sinistra, ed è proprio il Faraone a segnare con una percussione palla al piede il gol del 3-0 che manda gli ospiti decisamente fuori dalla partita. Lo dimostra l’azione del quarto gol di Džeko, avviata da un passaggio di Nainggolan, libero di ricevere tra le linee in totale solitudine un lancio dalle retrovie. Il tempo rimanente diviene garbage time: Di Francesco lo usa per far riposare un po’ Pellegrini (temendo che Strootman possa non farcela per mercoledì) inserendo Gonalons, Maran completa i cambi con Valter Birsa per Lucas Castro e il ritorno al 4-3-1-2. L’ultima sostituzione vede Džeko lasciare spazio a Gérson: nei minuti finali segna Inglese su un calcio d’angolo regalato da Kolarov, gol tanto evitabile quanto indolore.