Roma-Inter 0-2 - Scacco Matto - Nerazzurri superiori sulle fasce, la stanchezza ha fatto il resto

07.05.2023 22:50 di  Alessandro Carducci  Twitter:    vedi letture
Roma-Inter 0-2 - Scacco Matto - Nerazzurri superiori sulle fasce, la stanchezza ha fatto il resto
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La Roma perde lo scontro diretto contro l'Inter per 2-0, a causa dei gol di Dimarco e Lukaku.

LE SCELTE - José Mourinho non ha modo di operare molti cambi e l'unica sorpresa è la carta Camara a centrocampo in un 3-5-1-1 con Pellegrini dietro al Gallo Belotti, oltre all'inserimento proprio del Gallo al posto di Abraham. Il centrocampo è formato da Zalewski, Camara, Matic (rientrato dalla squalifica), Bove e Spinazzola. Difesa obbligata con Mancini, Cristante e Ibanez davani a Rui Patricio.
Simone Inzaghi propone il consueto 3-5-2 con Dumfries, Barella, Brozovic (e non Mkhitaryan), Calhanoglu, Dimarco a centrocampo. Spazio alla coppia  Lukaku-Correa in attacco.

ROMA-INTER, I PRIMI MINUTI - Nella primissima parte di Roma-Inter, sono i giallorossi a fare la partita mentre la squadra di Simone Inzaghi rimane tutta chiusa nella propria metà campo. La squadra nerazzurra punta sul fatto che i capitolini, privi di tanti uomini importanti, fatichino a creare trame di gioco di qualità e si chiudono per poi provare a colpire rapidamente in contropiede, sapendo anche che, per questioni di classifica, è la Roma ad aver più bisogno di fare punti.

BOVE - La squadra di Mourinho prova subito la mosse Bove alle spalle di Barella. Sapendo che il centrocampista dell'Inter tende ad alzarsi per andare in pressione, Bove ha il compito di inserirsi alle sue spalle e questo crea, inizialmente, qualche problema ai nerazzurri, con Dumfries che deve stare attento e valutare se uscire su Spinazzola, a seconda che Barella possa marcare Bove o meno.

LE FASCE - Avevamo detto in questi giorni che i duelli sugli esterni potevano essere la chiave del match. Il primo gol è il perfetto paradigma di quanto l'Inter sfrutti le corsie molto meglio della Roma: Spinazzola si distrae e Dumfries attacca lo spazio, ricevendo palla e mettendo una palla tesa in area che Dimarco, che a suo volta brucia sullo scatto Zalewski, raccoglie e indirizza verso la porta.

DUELLI CENTRALI - Se sulle fasce i duelli individuali sono molto chiari, la partita si incastra in precisi 1 vs 1 anche in mezzo al campo: Pellegrini va su Brozovic in fase di costruzione interista, Bove affronta Barella e Camara gioca dalla parte di Calhanoglu.

ORGOGLIO, NERVI E BRILLANTEZZA - Nella ripresa, la Roma si è portata in avanti solo con le energie nervose e con la voglia di recuperare ma è mancada lucidità, è mancata brillantezza nell'ultimo passaggio e nelal finalizzazione. Con l'ingresso di Dybala, Mourinho ha provato a dare la scossa con il defibrillatore ma il gol di Lukaku ha definitivamente spento la Roma. Simone Inzaghi si è limitato a gestire il risultato, inserendo dalla panchina gente del calibro di Lautaro e Mkhitaryan (oltre a de Vrij, Gagliardini e Bellanova), mettendo forze fresche senza perdere qualità. La differenza tra le due rose e tra il numero di indisponibili delle due squadre è stato troppo ampio, nonostante la Roma non abbia giocato una brutta gara e forse, prima di subire il secondo gol, avrebbe anche meritato il pareggio.