Parma-Roma 2-0 - Scacco Matto - I giallorossi si infrangono contro il muro emiliano

15.03.2021 22:14 di Alessandro Carducci Twitter:    vedi letture
Parma-Roma 2-0 - Scacco Matto - I giallorossi si infrangono contro il muro emiliano
Vocegiallorossa.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Una brutta Roma perde meritatamente con il Parma per 2-0 al Tardini, a causa dei gol di Mihaila ed Hernani.

LE SCELTE - Turno di riposo per Cristante e Karsdorp con la linea difensiva formata da Mancini, Ibanez e Kumbulla. A centrocampo, spazio ai lati per Bruno Peres e Spinazzola mentre in mezzo al campo agiscono Pellegrini e Villar. Trequarti inedita rispetto al soito, con Pedro ed El Shaarawy dietro a Edin Dzeko.
Il Parma si schiera in campo con il 4-3-3 con Conti, Osorio, Bani e Pezzella nel reparto arretrato. A centrocampo D'Aversa schiera Hernani, Brugman e Kurtic. In avanti, Mihaila e Man giocano più larghi con Pellè prima punta.

L'INIZIO - Il Parma gioca in maniera accorta con un 4-3-3 che, in fase difensiva, diventa facilmente un 4-5-1 con i due esterni offensivi disponibili ad aiutatare la squadra i fase di non possesso. In particolare, Man dà una grossa a mano a Hernani e Conti nel contenene Spinazzola ed El Shaarawy. I giallorossi provano a cercare e creare spazi tenendo il pallone e muovendo la linea avversaria, come di consueto.

COSA CERCA LA ROMA - I giallorossi cercano molto il movimento degli esterni incontro al corridoio e l'attacco alla profondità di Pellegrini che, alla Veretout, si muove attacca la linea difensiva proprio come fa il francese. La Roma tenta in più di un'occasione di fare densità da un lato del campo per isolare l'esterno opposto (Bruno Peres o Spinazzola) nell'uno contro uno, servendolo con un cambio di gioco. In alternativa, lo stesso Spinazzola attira Conti fuori dalla propria linea con El Shaarawy che aggredisce lo spazio alle spalle del terzino del Parma. Questa opzione funziona in più di un'occasione e la Roma avrebbe dovuto sfruttarla maggiormente, con il Faraone che è bravissimo ad attaccare la linea difensiva avversaria.

COSA CERCA IL PARMA - I ducali rimangono nella propria metà campo cercando di sorprendere la difesa giallorossa con lanci lunghi dalla propria retroguardia, sapendo che la Roma tiene una difesa molto alta. Se a questo, si aggiungono gli errori dei singoli si arriva al gol del vantaggio gialloblu, con Kumbulla che perde un duello fisico con Man, Ibanez che stringe eccessivamente e Mancini e Bruno Peres in ritardo. Una frittata completa.
I ducali, passati in vantaggio, sono ancora più attenti e accorti nelle coperture e nell'aiutarsi reciprocamente. Brugman è ovunque a raddoppiare i giocatori della Roma e, in fase di costruzione, si abbassa sulla linea difensiva mentre le due mezzali si sacrificano tantissimo. Bani segue quasi a uomo Dzeko quando il bosniaco viene incontro. 

IMPOSTAZIONE - Ibanez e Mancini si fanno carico di impostare il gioco da dietro. Il brasiliano tenta molti lanci lunghi (come fa solitamente Cristante), con meno qualità rispetto all'ex atalantino mentre Mancini è abile a staccarsi dalla linea per dare supporto alla manovra e, dalla posizione defilata sul centrodestra, esegue più di un filtrante di qualità. La Roma cerca, inoltre, spesso Pedro. Lo spagnolo è bravo a farsi trovare smarcato ma spreca più di un pallone.

STANCHEZZA - La Roma gira a vuoto: a inizio ripresa si vede chiaramente la difesa distante dagli altri due reparti, con Villar e Pellegrini probabilmente a corto di fiato. Il 2-0 è una mazzata psicologicamente e Fonseca chiude l'incontro passando al 4-2-3-1, con Diawara e Cristante in mezzo al campo, Perez, Borja Mayoral ed El Shaarawy dietro a Dzeko. Non succede praticamente nulla e la Roma perde meritatamente, rischiando poco ma creando ancora meno.