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Una questione di scelte

Una questione di scelteVocegiallorossa.it
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Oggi alle 16:31Primo piano
di Gabriele Conti

La stagione 2025-2026 è iniziata nel migliore dei modi, almeno sul campo: nelle prime due giornate di campionato, infatti, la nuova Roma guidata da Gian Piero Gasperini ha ottenuto bottino pieno, superando di misura sia il Bologna nell’esordio all’Olimpico, sia il Pisa, alla prima in casa dopo il ritorno in Serie A. Nonostante il mercato non si sia concluso come dirigenza e allenatore speravano (complici, oltre ai soliti limiti imposti dal FFP, anche alcune difficoltà nel convincere alcuni obiettivi e nel piazzare giocatori non ritenuti utili), rispetto all’inizio della scorsa stagione le premesse sono completamente opposte, anche grazie alle scelte compiute dalla proprietà.  

GLI ESONERI – Riavvolgendo il nastro a 12 mesi fa, la Roma guidata da Daniele De Rossi si trovava a soli due punti dopo tre partite, ottenuti grazie ai pareggi contro Cagliari e Juventus in trasferta e all’inaspettata sconfitta contro l’Empoli all’esordio in casa. L’1-1 subito all’ultimo secondo contro il Genoa è stata poi la goccia che ha portato i Friedkin a compiere la loro prima scelta: esonerare De Rossi dopo avergli fatto firmare un contratto di tre anni. Anche la scelta successiva, quella di affidare la panchina a Juric, si è rivelata infelice. Il tecnico croato, infatti, non riuscirà ad invertire la tendenza, costringendo la proprietà a compiere una terza scelta nel giro di pochi mesi. Questa volta, però, la decisione di chiamare Claudio Ranieri è quella giusta: il tecnico di San Saba conosce bene Roma e la Roma, e riesce a risollevare una squadra e un ambiente rassegnati all’ennesima stagione di transizione. Sir Claudio riesce ad ottenere un’insperata qualificazione in Europa League e decide di accettare la proposta dei Friedkin di restare in società come Senior Advisor. La proprietà, infatti, ha deciso di cambiare rotta, affidandosi a persone che conoscono l’ambiente in cui si muovono. Anche il cambio di Direttore Sportivo, con l’addio di Florent Ghisolfi e l’arrivo di Frederic Massara, ne è una conferma: si abbandonano numeri e algoritmi per affidarsi a un dirigente che conosce, come detto, l’ambiente in cui muoversi.

QUESTIONE DI SCELTE –   Arriviamo quindi all’ultima scelta fatta la scorsa stagione, quella di affidare la panchina a Gian Piero Gasperini: dopo 9 anni alla guida dell’Atalanta, infatti, il tecnico piemontese ha deciso di lasciare Bergamo per accettare la sfida giallorossa. Il fatto che la proprietà sia riuscita ad ingaggiare quello che probabilmente era il miglior allenatore disponibile sulla piazza è la chiusura del cerchio iniziato con Ranieri: il percorso di crescita degli orobici è in gran parte merito suo, e la sua capacità di far rendere al meglio giocatori poco conosciuti ottenendo ottimi risultati è proprio quello che serviva alla Roma per impostare un progetto a medio-lungo termine che permetta al club di tornare grande, al netto di tutte le difficoltà che ci sono ad oggi.

Raggiungere i propri obiettivi è quindi una questione di scelte: quelle sbagliate portano a battute d’arresto come quella dell’inizio della scorsa stagione, mentre quelle giuste ti permettono di proseguire lungo il percorso. I Friedkin sembrano aver imparato dagli errori del passato e la speranza è che la strada intrapresa sia quella giusta per fare in modo di riportare la Roma a competere per obiettivi sempre migliori.