Trigoria - Di Francesco: "Ho sbagliato a parlare di sfortuna. Ho letto cose assurde sulle prestazioni. I gol di Dzeko arriveranno". VIDEO!

23.12.2017 08:50 di  Danilo Magnani  Twitter:    vedi letture
Fonte: dall'inviata Veronica Sgaramella
Trigoria - Di Francesco: "Ho sbagliato a parlare di sfortuna. Ho letto cose assurde sulle prestazioni. I gol di Dzeko arriveranno". VIDEO!
Vocegiallorossa.it
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

In vista del big match di campionato di domani sera contro la Juventus, Eusebio Di Francesco è stato il protagonista della conferenza stampa all'interno del media center del Centro Sportivo Fulvio Bernardini. Vocegiallorossa.it ha seguito per voi l'evento riportandovi LIVE le parole del mister.

Come si prepara questa gara?
“Faccio gli auguri di buon Natale a tutti. Si prepara come una gara importantissima, non dico fondamentale, ma molto importante da un punto di vista psicologico. Dobbiamo cercare a tutti i costi il risultato su un campo non facile. Non cambierà comunque l’identità che la squadra ha acquisito".

Allegri ha detto che la Roma è l’antagonista principale per lo scudetto.
“Credo abbia detto che è una delle antagoniste. Lo ringrazio perché ci ha fatto un complimento, lui sa come si vince. Ha parlato di numeri, quelli legati alla difesa sono importanti e mi auguro di confermarli anche domani. Ricambio i complimenti, Max è un grande allenatore”.

Chi teme di più della Juve?
“Ha giocatori importanti, ma Higuain è letale. Dybala è un fuoriclasse e sarebbe facile dirlo, dico Mandzukic. È un giocatore che rovina gli equilibri di una squadra che difende per le sue caratteristiche fisiche”.

Come sta vivendo questo momento Dzeko? Quanto salgono le condizioni di Schick?
“Lo sta vivendo con grande voglia di fare gol, con grande positività e con grande desiderio di mettersi a disposizione della squadra. Non vive con ansia e angoscia questa mancanza di gol, che sono sicuro arriveranno perché ha i mezzi. Magari ne farà qualcuno in più in una botta e saremmo tutti contenti, domani la sfida Dzeko-Higuain potrebbe essere determinante per il risultato finale. Schick l’avete visto, sta crescendo sotto tutti i punti di vista, per farlo bisogna metterlo in campo e fare gol aiuta a crescere”.

Fare risultato a Torino?
"Non partiamo per regalare qualcosa agli altri o fare una gita, è l’ultimo dei nostri pensieri. I risultati determinano tanti discorsi, il risultato a Torino sarebbe una risposta importante per il gruppo".

Che risponde alla prima pagina di Tuttosport?
"Ognuno ha libertà di esprimere cosa vuole, dobbiamo rispondere sul campo. Le chiacchiere se le porta via il vento, possiamo andare sui dati o altro ma io non devo dare risposta al quotidiano Tuttosport".

Involuzione delle prestazioni dopo il derby?
"Sulle prestazioni ho letto e sentito cose vicine all’assurdo. I risultati non sono quelli aspettatati, ma a livello di gioco non si conta la quantità di corsa che si fa nel calcio, ma conta la qualità di corsa che si fa, altrimenti mettiamo uno di voi che fa 13 km in campo, siamo mancati sotto porta, ma non ditemi che il Torino ci ha messo in difficoltà, a livello di sviluppo e occasioni abbiamo fatto meglio contro il Torino che contro il Cagliari. È colpa nostra e dell'allenatore, unico modo è lavorare e migliorare sul campo. Ma non mi parlate di poca brillantezza, la Roma è in crescita".

Il possibile duello Florenzi-Mandzukic?
"C
’è la fisicità di Mandzukic che però l’ha fatta valere anche con D’Ambrosio e gli altri avversari. Lui è molto bravo a chiudere i cross da destra con forza e qualità, ma dobbiamo avere grande capacità di attaccarlo con Florenzi. Ogni duello ha pro e contro".

Se ci sarà un rigore, chi lo tirerà?
"Il rigorista è deciso prima: quando un calciatore decide di tirare rigore non si fanno discussioni in campo, Edin se lo sentiva. Chi sarà il rigorista lo sceglierò domani. Non voglio dare vantaggi a chi sarà in porta".

Domani miglior difesa contro miglior attacco. La Roma può vincere lo scudetto?
“Tante volte la Juve ha vinto campionati vincendo tante partite 1-0, ma noi dobbiamo migliorare il nostro ruolino di marcia. Quando tiri tantissime volte in porta e concretizzi poco, va migliorato questo aspetto, abbiamo qualità di poterlo fare. A volte può essere un fattore psicologico ma dobbiamo essere bravi a tirarli fuori senza pensare più di tanto a difendere bene come stiamo facendo ma anche a riattaccare”.

Dopo l'obiettivo fallito di Coppa Italia la partita id domani acquista un altro valore?
“Siamo scesi in campo mercoledì per poter portare a casa la qualificazione, le scelte sono responsabilità mia, vorrei vedere con voi la partita per capire dove siamo stati ingenui. Abbiamo altri due obiettivi: andare avanti in Campionato il più possibile e in Champions. Non facciamo come dice Allegri che passiamo dalle stelle alle stalle”.

Questa partita offre qualcosa in più? Come la vive?
"Questa è sempre una partita ostica e difficile anche nell'anno dello Scudetto, una vittoria con ingresso Nakata. Mi auguro di riprovare le stesse gioie domani, la viviamo con tensione perché la Roma non fa risultato a Torino da circa 6-7 anni.

Dopo sconfitta contro Sampdoria, la Juve è diventata ermetica. Schick domani con Dzeko e quanto sarà importante avere giocatori che superano la prima pressione della Juve?
"Non so cosa voglia dire con questo primo controllo perché ci sarebbero tanti altri aspetti come lo smarcamento e il movimento senza palla. Il primo controllo è una conseguenza, un aspetto che tutti i giocatori di un certo livello dovrebbero avere. Schick è molto bravo in questo ma è riduttivo parlare di primo controllo quando ci sono 100 e passa metri da coprire. La formazione non ve la dico, faccio anche io un po’ di pretattica, è giusto non dare vantaggi agli avversari. Mi parlate sempre di Schick, lo abbiamo preso dalla Samp dove ha fatto qualche gol, deve dimostrare ancora il suo talento. La Juve parla di Dybala come un talento che deve maturare e voi mi parlate sempre di Schick come un campione arrivato, questo fa capire la differenza di mentalità che esiste in un ambiente o nell’altro. Facciamolo crescere questo giocatore, non possiamo misurare su questo le qualità di un un giocatore, dopo un gol in Coppa Italia. Vi posso dire che ha talento, non solo tecnico ma anche fisico. Facciamolo maturare e crescere.".

C’è veramente la sensazione che per vincere serva andare lontano da Roma?
"Quello che influisce sulla testa dei calciatori non mi interessa. Negli anni in cui ho scelto di venire a Roma ho sposato le persone che sono qui. Quando ero calciatore potevo andare anche alla Juventus, ma ho scelto la Roma. Mi interessa quello che voglio trasmettere io all’interno della squadra. Voglio ancora rendere più forte e solido l’ambiente di questa squadra. Dobbiamo crescere e maturare tanto. La Juventus è un esempio per diventare grandi, vogliamo farlo qui, dove c’è un sole e ci sono questi tifosi".