Fiorentina, Pioli: "Siamo lontani dalla Roma in classifica ma non come qualità e forza"

Fiorentina, Pioli: "Siamo lontani dalla Roma in classifica ma non come qualità e forza"Vocegiallorossa.it
© foto di Federico De Luca 2025
Oggi alle 17:40Primo piano
di Benedetta Uccheddu

Alla fine del match contro la Roma, Pioli ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di DAZN. Queste le parole del tecnico gigliato:

Come valuta la prestazione di oggi?
«Abbiamo fatto la partita con grande generosità, con la giusta qualità e compattezza, ma i dettagli hanno fatto la differenza. Loro sono usciti con meno occasioni di noi segnando un gol, noi con più occasioni non ci siamo riusciti. Mi dispiace enormemente per tutti, per i miei giocatori, per i tifosi, per l’ambiente, perché è chiaro che è un inizio molto particolare e delicato, ma credo che la squadra oggi abbia dimostrato di avere valori. Siamo lontanissimi dalla Roma in classifica, troppo lontani, ma non siamo così distanti dal punto di vista della qualità, dello spessore o della forza. Tocca a noi sistemare quei piccoli dettagli che sapevamo potessero fare la differenza in una partita del genere. La Roma ha vinto, tranne con il Lille, tutte le partite di misura, 1-0, 1-0, 1-0: questo significa che stanno addosso, dentro la partita, concedono poco. È altrettanto vero che hanno la miglior difesa credo d’Europa, e noi oggi abbiamo creato parecchie occasioni da gol. Quindi la prestazione c’è, il risultato no, e dobbiamo lavorare ancora meglio».

Gudmundsson oggi è sembrato un po’ fuori fisicamente e nella reazione, pur essendo un giocatore che dovrebbe fare la differenza. Ti manca un giocatore così nello sviluppo del gioco?
«No, no, certo che è un giocatore che ha qualità, che deve avere l’uno contro uno e che può incidere nella fase offensiva. Può fare di più, ma non è fuori. Oggi ha preso le posizioni che doveva prendere, ha lavorato, ma non è stato così incisivo. Poi, sotto di un gol, ho pensato di mettere un attaccante in più per avere più presenza, forza e penetrazione. Dobbiamo crescere tutti e cercare di ottenere quei punti e quei risultati che ci stanno mancando».

Resto sulla conformazione offensiva: nel futuro vede più la possibilità del doppio trequartista come oggi, con una prima punta, oppure il doppio centravanti, più nelle corde della squadra?
«Dipenderà molto dalla nostra condizione, dai nostri giocatori offensivi e anche dallo schieramento degli avversari. Difesa a quattro o difesa a tre cambiano le nostre posizioni. Credo che abbiamo giocatori forti davanti e dobbiamo metterli nelle condizioni di essere pericolosi. Oggi l’abbiamo fatto: forse per la prima volta siamo stati così pericolosi quanto un avversario di livello. È stata una buona prestazione, ma viviamo dei risultati e della classifica, quindi sappiamo che dobbiamo curare quei piccoli dettagli che certificano il risultato finale e che oggi ci hanno visti sconfitti, pur non meritandolo per la prestazione».

Subito dopo la sosta vi aspettano partite molto impegnative. È preoccupato per la situazione o per il suo futuro? Sente la fiducia della società?
«No, non è un problema il mio futuro. Il problema è trovare quei risultati che la squadra può ottenere. Siamo tutti uniti, lavoriamo al meglio possibile, sappiamo di avere un calendario difficile ma lo affronteremo e lo prepareremo al meglio. Credo che abbiamo la qualità e la forza per superare anche prove complicate come quelle che ci aspettano».

Pioli in conferenza stampa.

Come esce da questa gara?
«La squadra della Roma ha vinto quasi tutte le partite di misura: 1-0, 1-0, 1-0, tranne quella contro il Verona. Loro sono cinici, attenti alla partita, mentre noi avremmo dovuto essere almeno in vantaggio per 1-0. Abbiamo subito il gol a causa delle marcature sbagliate e della poca collaborazione difensiva. Abbiamo lasciato agli avversari troppo spazio, mezzo metro o un metro in più, dove c'erano delle falle.
Poi però abbiamo creato, abbiamo giocato, abbiamo provato a reagire. Purtroppo, se non è il nostro momento, dobbiamo accettarlo. Questo significa che dobbiamo fare di più: curare i dettagli, essere più attenti, più concentrati. È un peccato, è brutto vedere la nostra posizione in classifica. È brutto aver perso ancora in casa, è brutto quello che ci sta succedendo. Però non possiamo farci abbattere dalla sfortuna.
Quello che posso dire è che la classifica ci dice che siamo lontani dalla Roma, è una classifica bruttissima, ma io credo che, come ho detto alla squadra prima della partita, non siamo così lontani. Però ci mancano quei particolari che fanno la differenza, e sono questi dettagli che ci hanno fatto perdere tanti punti. Credo che abbiamo perso meritatamente contro il Napoli, perché loro sono stati più forti, ma nelle altre partite i dettagli sono stati determinanti. Non sono qui per difendere la squadra, ma per difendere me stesso, perché i risultati sono quelli che sono, e quelli hanno fatto di più. Tuttavia, non posso dire nulla alla squadra per la prestazione di oggi: hanno faticato, hanno sofferto, hanno lottato, hanno giocato, hanno tirato. Abbiamo difeso anche contro gli attaccanti. Abbiamo vinto tre situazioni a Roma, ma non abbiamo concretizzato tutto. Queste sono le cose che ci stanno mancando, sono quelle che dobbiamo migliorare. Altrimenti, continueremo a subire i fallimenti, perché non dovevamo trovarci in questa situazione ed è difficile».

Cosa c'è che non va?
«La squadra oggi ha giocato, ha lottato, si è sacrificata, anche se è stata colpita in qualche occasione. Mi sarei preoccupato se avessi visto una squadra spaventata, timorosa, che si lascia andare. Noi non ci siamo abbattuti. Abbiamo lottato, abbiamo giocato come la Roma. Forse anche di più, forse anche meglio, ma ci mancano i risultati. Quello che cerchiamo noi è qualcosa di più, qualcosa di diverso. Se vuoi cambiare i risultati, devi fare qualcosa di diverso. Oggi abbiamo fatto tante cose diverse e migliori rispetto a prima, però ci sono ancora alcune lacune. Abbiamo subito gol, abbiamo subito gol, perché non abbiamo assolutamente tentato di perdere, ma...»

Gudmundsson?
"Ha avuto sicuramente l'infortunio nazionale che lo ha rallentato. Certo che mi aspetto di più, deve lavorare con qualità e personalità. Capisco che... ma non possiamo concentrarci sul singolo giocatore. È il livello del nostro collettivo, è il livello della nostra squadra"

Kean?
«Preferisce giocare senza un'altra punta, ma non credo che sia quella la cosa determinante. Credo che sia più una questione di sviluppo e oggi l'abbiamo sviluppato meglio. Oggi abbiamo trovato un avversario che concedeva anche un 1-1 a Moise. E quindi siamo riusciti a trovare degli spazi. Secondo me può fare ancora di più per entrare in quegli spazi. È la prima vera partita in cui creiamo tanto, contro una squadra che aveva subito poco. Quindi credo che le posizioni del primo, ma anche del secondo tempo, ci abbiano dato delle buone indicazioni. Vedremo nella prossima partita.»