Dybala: "Futuro in Argentina? Tengo la porta aperta, Paredes mi fa pressioni ogni giorno". VIDEO!

Dybala: "Futuro in Argentina? Tengo la porta aperta, Paredes mi fa pressioni ogni giorno". VIDEO!
Oggi alle 10:39Primo piano
di Redazione Vocegiallorossa

Paulo Dybala ha rilasciato un'intervista al giornalista Gastón Edul, parlando del suo recupero dall'infortunio e del suo futuro: "L'infortunio? Ora sono più tranquillo, all'inizio è stata dura, soprattutto quando ho capito che sarei stato fuori dal campo per molto tempo, saltando così molte importanti con la Roma e con la Nazionale. Stavo bene, mi sentivo molto bene ed era tutto bello, è stato una doccia fredda. Ora sto lavorando per recuperare".

Quando ti ritirerai, hai già deciso dove andrai a vivere?
"Ci ho pensato e non lo so. Dipenderà da molte cose, da dove vorremo vivere come famiglia, se avremo figli dove li vorremo far crescere, se qui o in Argentina. Ancora non lo so".

Sui tifosi della Roma, hai avuto una presentazione bellissima. Ti ha sorpreso entrare così naturalmente nel cuore della gente?
"Non è facile venire dalla Juventus ed entrare così facilmente nel cuore dei tifosi della Roma, mi ha sorpreso molto. Lo vivo ogni giorno, i tifosi sono incredibili, molto simile all'Argentina. Danno affetto anche a Oriana quando passeggia per la città".

Un futuro in Argentina?
"Sì, non ho mai giocato nella massima serie argentina ed è quindi un'ipotesi che ho in mente. Non so se accadrà. Paredes mi fa pressioni ogni giorno per il Boca, ci penso a tornare in Argentina.Tengo la porta aperta per un ritorno in Argentina, mi incanterebbe, ma al momento non lo so".

Che gol ha fatto Soulé nel derby?
"Un gol incredibile, durante il riscaldamento vedevo che tirava sempre sul primo palo e allora gli ho consigliato di provare anche il secondo. Non è merito mio, ovviamente, è merito suo e ne poteva anche fare un altro, se l'è mangiato. Ha fatto una gran partita. Non è facile adattarsi a un club come la Roma, ha molta qualità".

Sugli allenatori
"Scaloni parla molto con i giocatori e questo dà fiducia, il giocatore si sente a suo agio. Ranieri ad esempio - lo dico sempre - è più uno psicologo che un allenatore".