Dovbyk: "Ho dato il massimo ma potevo fare di più"

Dovbyk: "Ho dato il massimo ma potevo fare di più"Vocegiallorossa.it
© foto di www.imagephotoagency.it
Ieri alle 21:20Primo piano
di Redazione Vocegiallorossa

Artem Dovbyk si è raccontato a idealista/news nel quinto episodio della seconda stagione della rubrica A casa dei campioni.

Sta per concludersi la tua prima stagione a Roma. La città e il club sono come te li aspettavi o c’è qualche aspetto che ti ha sorpreso di entrambe?
"Tutto si è rivelato come me lo immaginavo: città e club. Sicuramente mi ha colpito la bellezza di Roma e la passione che si respira intorno alla squadra".

Hai già una zona preferita della città? Qual è?
"La città è meravigliosa e il centro storico è da mozzare il fiato. Forse la parte che mi piace di più e dove sono stato più spesso è lo Stadio Olimpico! (ride, ndr)".

Qual è il ricordo a cui sei più legato di questa annata?
"La prima partita in casa contro l’Empoli, anche se il risultato non è stato positivo. Mi ha colpito in modo impressionante l’ambiente dello stadio, con l’entusiasmo di tutti i tifosi".

Puoi farci un bilancio della tua prima stagione in giallorosso?
"Il bilancio per me è positivo, essendo al primo anno in un nuovo ambiente e dove mi sono dovuto adattare. Ma potevo fare sicuramente di più. Di certo ho dato il massimo per contribuire al bene della squadra".

Il calcio per te occupa uno spazio importante anche in casa? Hai una stanza dedicata ai trofei, ai cimeli sportivi o al gaming come per gli altri calciatori?
"Certamente. Sto organizzando la mia casa anche con questo dettaglio: mi piace avere un angolo in cui poter mettere maglie e altri cimeli personali".

Se dovessi scegliere obbligatoriamente un coinquilino tra i tuoi compagni per condividere una casa, chi sarebbe e perché?
"Ti direi Hummels, perché sarebbe un ottimo punto di riferimento sia per il calcio, sia per vivere la città… (ride, ndr). Una cosa che mi ha colpito di lui è che è molto organizzato su tutto".