Stadio della Roma: allarme Tor di Valle
Proprio nelle ore in cui in Comune partono le riunioni sul progetto presentato, arrival’ufficialità di una notizia nell’aria da tempo: la Sais spa, società di Papalia che il 22 giugno 2013 ha venduto per 42 milioni l’area di Tor di Valle alla Eurnova di Luca Parnasi, è stata dichiarata fallita il 22 maggio. Non è un passaggio ininfluente. Perché in linea teorica la sentenza del giudice Umberto Gentili potrebbe creare problemi a Parnasi, che con Pallotta ha chiuso l’accordo per lo stadio della Roma. Secondo l’articolo 67 della legge fallimentare, infatti, un curatore può decidere di impugnare e dunque revocare un atto di vendita nel cosiddetto periodo sospetto, avvenuto cioè entro i 12 mesi antecedenti la data del fallimento. Il tutto se dovesse ritenere i 42 milioni della vendita una cifra non congrua, perché influenzata dal fatto che l’acquirente fosse all’epoca a conoscenza dello stato di insolvenza del venditore.
Un’udienza è già stata fissata il 10 dicembre. Dunque, tra sei mesi, ben oltre i 90 giorni dei lavori del Comune, teoricamente nel bel mezzo della conferenza dei servizi.