Nuovo stadio - Dubbi in FdI sulla nomina di Gualtieri, occhio a Malagò
Lo stadio come sbocco politico. Il futuro nuovo impianto della Roma tiene banco anche in tema elezioni, con il sindaco di Roma Gualtieri che osserva interessato.
LA RICOSTRUZIONE - Come scrive Il Tempo, nel partito Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni in tanti starebbero mettendo in dubbio il fatto che debba essere Gualtieri a dare il via all'iter dello stadio come sub-comissario di governo, figura appunto prevista nel decreto legge dello scorso giugno per portare avanti il progetto Euro 2032. Uno scenario che sarebbe difficile da digerire per l'attuale sindaco di Roma, pronto a candidarsi ancora nel 2027. Sarebbero quindi già in corso diverse interlocuzioni tra i diversi livelli di FdI per capire se "regalare" a Gualtieri anche la carta stadio, dopo aver ricevuto poteri commissariali sui rifiuti e sui cantieri giubilari. Insomma, discussioni più politiche che tecniche.
NUOVA IDEA - Dicevamo del decreto governativo, che non fa distinzione tra i vari comuni delle città interessate. Chi però può farlo meglio di un sindaco, soprattutto per le pratiche burocratiche farraginose? Eppure lo stadio della Roma è presente solo sulla carta e la nomina del nuovo commissario per gli stadi non è stata ancora perfezionata, con l'ingegnere Sessa che attende il via libera definitivo. Occhio infine all'ultima ipotesi: Malagò sindaco di Roma. Le voci si fanno sempre più insistenti. Malagò, centrodestra, alcuni giorni fa ha ammesso di "aver ricevuto alcune proposte ma di voler aspettare fine marzo per la fine delle Paralimpiadi". La sua figura sarebbe l'asso nella manica per il partito per prendersi Roma. Compreso lo stadio dei gallorossi.
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