Emendamento del decreto Sblocca Italia mette a rischio lo stadio della Roma?
Secondo quanto riferito da Giornalettismo.com, nel bel mezzo del decreto Sblocca Italia, in conversione in questi giorni in Parlamento, è spuntato un emendamento che potrebbe mettere a rischio la realizzazione del futuro Stadio della Roma.
Eccone il testo: alla valutazione del maggior valore generato da interventi su aree o immobili in variante urbanistica, in deroga o con cambio di destinazione d’uso. Tale maggior valore, calcolato dall’amministrazione comunale, viene suddiviso in misura non inferiore al 50 per cento tra il comune e la parte privata ed erogato da quest’ultima al comune stesso sotto forma di contributo straordinario, che attesta l’interesse pubblico, in versamento finanziario, vincolato a specifico centro di costo per la realizzazione di opere pubbliche e servizi da realizzarsi nel contesto in cui ricade l’intervento, cessione di aree o immobili da destinare a servizi di pubblica utilità, edilizia residenziale sociale o opere pubbliche.
Secondo molti esperti la proposta renderebbe impossibile lo “scomputo” del contributo straordinario (e cioè la possibilità di eseguire opere in luogo del pagamento), prevedendosene unicamente il “versamento finanziario” e in questo modo lo stadio, così come altre opere pubbliche non sarebbe realizzabile. Con questo emendamento, inoltre, il Comune sarebbe costretto a mettere in gara le opere programmate per “ricompensare” la collettività, con i costi totali dell’intero progetto che schizzerebbero alle stelle.
È arrivata sempre in commissione la richiesta della relatrice Chiara Braga di riformulare il testo. Anche perché, secondo quanto indicato dai tecnici, l’emendamento sarebbe potuto andare in contrasto con le leggi regionali e rischierebbe il conflitto costituzionale con il titolo V ed è stato aggiunto un 4 bis: con riferimento a quanto previsto al secondo periodo della lettera d-ter) del comma 4, sono fatte salve diverse disposizioni delle legislazioni regionali e degli strumenti urbanistici generali comunali.
Lo stesso Sindaco di Roma, Ignazio Marino, avvertito dell’approvazione di questo emendamento, si sarebbe piuttosto adirato, anche perché l’emendamento in qualche modo supera e rende inutile il famoso accordo di New York con James Pallotta.