Taddei: "De Rossi? Non è solo un compagno, è un amico. Lamela ha enormi qualità Spero di vincere qualcosa con la Roma" AUDIO!
Di seguito la conferenza stampa di Rodrigo Taddei.
Cerco sempre di concentrarmi su quello che devo fare in campo. Solo in campo si può dimostrare il proprio valore.
Cosa ti dice ora Luis Enrique dopo questa bella prestazione?
"Dice a tutti di stare pronti perché il momento può arrivare per tutti. C'è tanta qualità, José Angel è molto giovane, bravo, calcia bene con entrambi i piedi. Io devo farmi trovare sempre pronto".
La Roma come sta?
"Speriamo di non cadere, come negli anni precedenti, nel consueto errore. Basta vincere un paio di gare e si parla di scudetto, il campionato è lungo e noi stiamo ancora indietro. Dobbiamo preparare partita per partita sperando di sbagliare il meno possibile".
Kjaer ha detto che se nelle prossime gare la Roma farà 7-9 punti si potrà puntare in alto, sei d'accordo?
"E' presto per parlare di scudetto, dobbiamo solo pensare a migliorare".
Quindi non c'è ancora un obiettivo ben definito?
"Il nostro obiettivo è la prossima partita. Una gara difficile, contro una squadra che gioca bene a calcio".
Cosa perderebbe di più la Roma se De Rossi andasse via?
"Speriamo rimanga. Lui so che vuole stare qui, tra l'altro dopo tanti anni non è più solo un compagno, è anche un amico".
Qual è il ruolo di Taddei?
"Esterno alto ma la squadra non gioca in questo modo. Dall'inizio mi sono allenato da terzino sinistro, avendo un compagno molto forte di ruolo. Io mi alleno al 100% per farmi trovare pronto".
Com'è cambiato il tuo modo di approcciarti alla gara?
"Ho sempre avuto la mentalità di sacrificarmi, di essere sempre disponibile. Alla fine so utilizzare bene anche il piede sinistro, non credo ci saranno molte difficoltà".
Somiglianze con la Roma di Spalletti?
"Questa è una Roma più giovane. Anche i giocatori di esperienza servono per dare sicurezza ai giovani ma solo all'inizio abbiamo avuto problemi".
Il progetto Luis Enrique vede Taddei anche per l’esperienza?
“Penso di sì, anche per questo. Ma anche per quello che faccio durante l’allenamento, a Luis Enrique piace chi dà il massimo, io non mi sono mai risparmiato e sapevo che prima o poi la mia opportunità sarebbe arrivata, anche se in un ruolo diverso".
Sorpreso dal progetto giovani?
“Io ci ho creduto fin da subito, anche con tutti i giovani. Ho voglia di giocare e andare in campo. In panchina non mi piace stare ma rispetto le scelte dell’allenatore. Cerco sempre di aiutare i compagni e quando tocca a me cerco sempre di fare nel miglior modo possibile”.
Come vedi la partita di Udine?
“Difficilissima, l’Udinese gioca a memoria, ha grandi giocatori e ci dobbiamo preparare bene”.
Questa squadra è più debole di quella che ha sfiorato gli scudetti?
“E’ ancora lunga, parleremo alla fine. Ho il sogno di vincere lo scudetto qua, la tifoseria è magnifica. Spero di vincere qualcosa di importante qua, la città mi ha accolto benissimo”.
Undici nuovi giocatori, chi ti ha colpito di più? Perché?
“Tutti mi hanno colpito. Non hanno mai giocato nel calcio italiano, per caratteristiche Lamela è un giocatore giovane e di qualità. Deve crescere tanto ma ha tantissima qualità, grandi prospettive per lui”.
De Rossi lo conosci bene, cosa dà in più alla squadra?
“E’ giovane ma ha tantissima esperienza, ha un mondiale alle spalle, è un top player. TI dà sicurezza, ti fa gruppo, ci deve stare lui. Speriamo che rimanga, lui vuole rimanere e la società si sta muovendo per tenerlo”.
Analogie col Barcellona? Sapevi tutto del modo di giocare di Luis Enrique?
“E’ un metodo nuovo per il calcio italiano, ci siamo impegnati tutti per cercare di attuare subito ciò che vuole il Mister. I giocatori e le qualità ci sono, speriamo di continuare in questo modo, le ultime 2 vittorie ci hanno dato tanta sicurezza”.
Che partita ti aspetti tra Milan e Barcellona?
“Grandissimi campioni in campo, oggi non sarà diverso dall’andata, sarà una bella partita”.
Molti argentini e meno brasiliani, che effetto ti fa?
“Io sono della Roma, i brasiliani ci sono ma magari hanno meno opportunità. Però si impegnano e stanno aspettando la loro opportunità. L’importante è fare gruppo”.