Rudi Garcia racconta i segreti della sua Roma
L'allenatore della Roma Rudi Garcia ha parlato della squadra e di questo grande inizio di campionato. Questo uno stralcio dell'intervista pubblicata dall'edizione odierna de Il Messaggero:
"Roma-Napoli venerdì? La mia prima scelta era giocare la partita in casa e forse il venerdì perché è la cosa più giusta per entrambe le squadre. Ora c’è il problema dei nazionali, anche per il Napoli. Ho apprezzato quello che ha detto Prandelli, e cioè che userà il buon senso, ma l’Italia è già qualificata, altre nazionali no. Io dico ai miei giocatori di onorare al cento per cento la loro nazionale e di tornare il più velocemente possibile a Trigoria".
"Lo scudetto? Non ne parlo perché abbiamo solo due punti di vantaggio su Napoli e Juventus, e per noi è più importante il vantaggio sulla quarta. Ho detto ai miei ragazzi di pensare solo a vincere la prossima partita. Altri discorsi non devono interessarci".
"Totti? Lui ha bisogno di toccare molto la palla per illuminare il gioco e aprire gli spazi per i compagni, ma potrebbe anche spostarsi sull’esterno. L’importante è avere alternative, così se gli avversari ti aspettano in un certo modo tu ti presenti diversamente. Totti aveva cominciato da esterno, è vero, ma la preparazione ti aiuta a capire tante cose: fai test, fai prove e poi ti regoli. Io sapevo da subito che lui poteva giocare centralmente, ma non si deve dimenticare che all’inizio Gervinho non c’era".
Questo invece un estratto delle sue parole riportate dall'edizione odierna della Gazzetta dello Sport:
"La fase difensiva di De Rossi? È una sua qualità, lo fa benissimo. In alcuni momenti possiamo restare stretti nelle linee, in altri andare a fare pressing alto, come nel primo gol di Milano. Con Daniele abbiamo stabilito una data, oltre la quale non sarebbe partito. Poi, prima di Livorno, è arrivata l’offerta dello United, ma lui ha detto no. È un uomo di parola".
"Gervinho-Ljajic duello infinito? No, Adem può giocare anche al posto di Totti o Florenzi. Ha avuto problemi alla schiena, ma ha un talento immenso e può crescere. Ora Gervinho è più maturo, aiuta la squadra. E la testa fa la differenza, ha fiducia in se stesso".