Monchi: "Dobbiamo migliorare in campionato restando tranquilli e fiduciosi. Ho una clausola di risoluzione"

19.09.2018 13:30 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Monchi: "Dobbiamo migliorare in campionato restando tranquilli e fiduciosi. Ho una clausola di risoluzione"
Vocegiallorossa.it
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

A poche ore da Real Madrid-Roma, Monchi ha parlato del suo futuro a Cadena Cope: "Al momento, non ho intenzione di ritornare in Spagna perché sto bene dove mi trovo ora. È un progetto diverso, nel quale ho dovuto trovare il Monchi ideale per questa situazione. Non sono una persona che vive di futuro, mi preoccupo molto di più del presente e ho ancora degli anni di contratto con la Roma. Ho una clausola di risoluzione, ma non so a quanto ammonta, dovrei calcolarla (ride, ndr)".

Real Madrid più pericoloso senza Cristiano Ronaldo? 
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Credo che quando una squadra vince la Champions League per tre volte consecutive, non è facile trovare nuove motivazioni. La vendita di Cristiano può essere la motivazione per il gruppo per dimostrare di poter vincere la Champions senza di lui. La motivazione è fondamentale".

Loro favoriti per la Champions? 
"Non terrei fuori City e Liverpool". 

Kluivert?
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Ha giocato 40 partite nell’Ajax e ora è alla Roma. Ha qualità grandi, ma deve migliorare. Se tutto va normalmente e migliora, può diventare un giocatore importante. Lo gestiamo con tranquillità e senza fretta perché fortunatamente abbiamo tempo. Ha una bella testa, sta cercando di imparare l’italiano e viene da una famiglia dove il calcio è una costante. La Lamborghini che gli ha promesso Pallotta? Conoscendo il presidente so che era una battuta".

Ha altri 2 anni di contratto oltre a questo. Qual è la sua intenzione?
"Di migliorare la situazione in campionato che non è delle migliori e continuare a lavorare con fiducia ogni giorno. Pallotta, così come il resto del club, hanno fiducia in me perché mi conoscono bene. Non penso al futuro, ma solo al presente che è migliorare la situazione in campionato. Dobbiamo restare tranquilli e fiduciosi".

Una chiamata del Barcellona cambierebbe tutto?
"No, ti dico la verità. Non c’è mai stato nulla. Sarebbe ingiusto parlare di cose che non sono vere".

Quando guarda le partite soffre come le succedeva con il Siviglia?
"Peggio, soffro davvero tanto".

Teme l’arbitro per il Bernabeu?
"No, è un arbitro esperto".

MONCHI A ONDA CERO

Come sta passando il tempo a Madrid?
"È venuta a trovarmi la mia famiglia. A Roma sto solo quindi sono venuti da Siviglia per trovarmi e stare con me".

A Roma come va? Vive vicino al Vaticano?
"No vivo vicino a Trigoria. Va tutto bene, sono contento anche se sono un po’ preoccupato perché la squadra non va come pensavamo. Non ho conosciuto personalmente il Papa, ma è una cosa che vorrei davvero".

Ha cambiato molto la rosa.
"Abbiamo provato a investire nel presente e nel futuro. Dico sempre che l’obiettivo di un ds non è solo costruire una rosa per il presente, ma anche pre il futuro. La pressione del risultato e l’obbligo di vincere sono alti e il tempo quindi è minore. Lo scorso anno abbiamo venduto e le cose sono andate bene".

Come procede con il figlio di Kluivert?
"Più che parlare di figlio di Kluivert, io vorrei chiamarlo con il suo nome, Justin Kluivert. A parlare di figlio di Kluivert si può pensare che abbia avuto facilitazioni che non gli appartengono. Ha già fatto una carriera importante, ha giocato nell’Ajax e ora è nella Roma. Deve avere il suo tempo, ha qualità importanti ma deve continuare a crescere e tenere la pazienza per riuscirci. Abbiamo tutti fiducia, ha un futuro importante".

Difficile fare meglio dell’anno scorso…
"Non è facile. A livello di Champions vorrebbe dire andare in finale e in campionato arrivare secondi o primi. Io però sono ambizioso, voglio raggiungere obiettivi importanti. Noi dobbiamo pensare di poter migliorare, pur sapendo che sarà difficile".

Ha pensato ad un ritorno in Spagna?
"No, chi mi conosce sa bene che io penso sempre al presente. Vivo un progetto che ha grande fiducia in me, devo restare concentrato su questo. Sono contento dove sto, non penso ad altro".

È diverso quest’anno rispetto al primo?
"Molto diverso. Nel mio primo periodo alla Roma ho dovuto cambiare, serviva un Monchi diverso rispetto a quello del Siviglia. L’ambientazione migliore, mi è servito per crescere e migliorare. Nelle avversità si cresce".

Lei ha detto che il Real Madrid è più pericoloso senza Ronaldo…
"Sono sempre pericolosi. Incontriamo una squadra che è più motivata. Le motivazioni che erano difficili da trovare dopo la vittoria della terza Champions consecutiva, le hanno trovate con l’addio di Ronaldo. A livello di gioco possono essere più pericolosi".