Mancini: "Giocare partite ravvicinate ci permette di migliorare. La fascia a Pellegrini? C'è una gerarchia"

Mancini: "Giocare partite ravvicinate ci permette di migliorare. La fascia a Pellegrini? C'è una gerarchia"
Oggi alle 08:19Interviste
di Gabriele Conti

Intervistato nel post partita di Nizza-Roma, il difensore giallorosso Gianluca Mancini ha rilasicato le seguenti dichiarazioni: 

Mancini a Sky

C'è questa attitudine offensiva, ce l'hai da sempre. Mi sembra che da quando c'è Gasperini ancora di più partecipi al gioco, ti piace entrare dentro al campo. È un po' un tema di Gasperini, ripeto, tu ce l'hai avuta sempre questa caratteristica, la stai ancora di più raffinando?
«Sì, diciamo che ce l'ho sempre avuta. Poi va in base agli allenatori che hai. Il mister, sotto questo aspetto, lavora tanto. Bisogna essere organizzati. Quando entro dentro al campo, faccio degli inserimenti, devo avere la copertura dei centrocampisti. Magari all'inizio veniva fatta un po' meno perché era l'inizio delle prime partite. Serviva capire i meccanismi anche per gli altri compagni. Stasera l'avevamo studiata così, sapevamo che loro potevano lasciare qualche spazio e l'attaccante loro faceva fatica a prendere il mio inserimento. Due o tre volte a partita si può fare. L'ho fatto due volte e ho fatto quasi due gol. Ma la cosa importante è aver vinto questa partita perché era una partita difficile, in un campo difficile, ed era bello iniziare con tre punti la prima partita in Europa».

È vero e fai bene a sottolineare il merito di tutta la squadra, però dopo ci sono le prestazioni individuali e secondo me la tua e quella di Ndicka, dico voi due perché ormai siete in continuità da tantissimo tempo, io la trovo sempre fatta molto bene e quello che mi esalta è la concentrazione e la tenuta mentale per tutta la partita. Questo io vedo da parte vostra, oltre a tutta la squadra, ma c'è la prestazione anche individuale fatta bene.
«Il difensore può fare una partita stupenda per 90 minuti e poi durante i tre minuti di recupero inciampa, fa una cavolata e rovina la partita, quindi la tenuta mentale per noi difensori deve stare sempre al top, tenere l'attenzione alta per tutta la squadra, per far sì che portiamo avanti questi risultati, queste partite. Oggi ci siamo un po' complicati la vita, anche alla fine con il rigore. Gli ultimi 10 minuti li abbiamo sofferti, però da parte di tutti c'è stata una grande voglia di fare risultato. In fase difensiva bisogna adattarsi, anche nella partita di domenica, sull'occasione che ha avuto la Lazio, dove io sono uscito forte in anticipo, gli altri due braccetti erano un po' larghi. È chiaro che anche lì bisogna migliorare e capire bene cosa ci chiede il mister, però la cosa più importante è la voglia, l'atteggiamento, la tenuta mentale, come hai detto tu, tenerla al massimo tutta la partita».

Questi anni avete fatto un bel percorso di squadra, avete vinto tante partite, avete fatto spesso strada, avete forse ancora un pochino in testa quell'episodio a Bilbao che vi è costata la coppa l'anno scorso. L'esperienza che avete fatto in questi anni, il fatto che avete un allenatore che questa coppa l'ha vinta, il fatto che siete comunque una delle squadre più forti, più attrezzate alla partenza di questa Europa League, è l'incastro perfetto? Che prospettive avete per questa stagione europea?
«Buonasera anche a te. Quello che hai detto tu, sì, ci può stare. L'anno scorso c'è stato quell'episodio che ha rovinato un po' i nostri piani in Europa. Questa è una squadra che ha diversi giocatori che hanno disputato una finale d'Europa League. Il mister due anni fa l'ha vinta facendo un grandissimo cammino con l'Atalanta. Però secondo me è inutile pensare troppo avanti. Come ha detto il mister, questa è una squadra che si sta evolvendo, si sta conoscendo, sta crescendo e bisogna pensare partita per partita. Come ha detto il mister, lo pensiamo anche noi che abbiamo la fortuna di giocare ogni tre giorni e giocare partite ravvicinate è un modo per migliorare e crescere ancora di più. Pensiamo partita per partita, è importante vincere e fare l'esordio con tre punti perché abbiamo un girone difficile, tutte gare toste e quello che sarà si vedrà. L'importante è rimanere uniti come lo siamo e cercare di migliorare nei piccoli dettagli ogni volta che giochiamo». 

Mancini in zona mista 

Complimenti per la vittoria mai scontato vincere in Europa, Gasperini aveva chiesto alla vigilia di non fermarsi dopo aver segnato, direi che la risposta della squadra è arrivata. 
"Sì, abbiamo fatto una buona partita, primo tempo sotto controllo, cercando di trovare gli spazi giusti. Lo avevamo trovato con il goal mio, poi è peccato un po' di gioco, ma ci sono state delle buone trame, in fase difensiva abbiamo fatto bene e nel secondo tempo siamo partiti benissimo andando sopra. Poi c'è stato l'episodio del rigore, ultimi 10 minuti ce la siamo un po' complicata e quello è dove dobbiamo migliorare, e cercare di arrivare alla fine delle partite in maniera diversa, però è una partita tosta, in un campo difficile, contro una squadra fisica veloce e siamo contenti di aver fatto questi esordio in Europa con i tre punti".

Senti, quanto ti piace questa libertà di inserimento e di movimento che ti lascia Gasperini? Quanto ci sta del lavorando anche al livello proprio di esercitazioni?
"Mi piace perché è un calcio offensivo, un calcio propositivo. Il mister l'ha detto, una fase difensiva giusta, non dipende solo da noi difensori. Quello che abbiamo fatto stasera è tutta la squadra che pressa e difende bene. La fase difensiva è uguale, non deve dipendere solo dagli attaccanti, ma da tutta la squadra. È chiaro che lo posso fare 2 o 3 volte a partita in base a come è la partita e quando c'è lo spazio cerco di andare e trovare la fortuna davanti".

Ci spieghi il gesto a inizio secondo tempo con il passaggio di fascia? 
"È molto semplice, una gerarchia e chi porta la fascia è quello che ha più presenza, c'è Lorenzo che entrato, ha più presenze di me e ha perso la fascia. Non è un gesto dello spogliatoio".

La Roma è prima per vittoria in Europa League nella storia, è una vittoria in trasferta che mancava dal 21 settembre del 2023, escludendo Milano che era in Italia, quanto pesa questa vittoria fuori dall'Italia? 
"Non lo sapevo queste cose... Pesa perché era importante iniziare bene l'Europa, tutti i punti contano, è un girone difficile e siamo contenti di questa vittoria. Le statistiche le guardate voi, noi andiamo in campo e cerchiamo ogni partita di fare il massimo e portare a casa dei punti".