Juan Jesus: "Voglio lottare per combattere il razzismo"
Il difensore brasiliano Juan Jesus ha rilasciato una breve intervista a Sky Sport sul delicato tema del razzismo nel calcio, che lo ha visto direttamente coinvolto qualche settimana fa.
Queste le sue dichiarazioni:
Ti sembra una situazione stabile o vedi segnali di peggioramento?
"Io credo che è uguale, certo prima di Lincoln e Mandela o quando c’era Martin Luther King era molto peggio ma ancora oggi succedono episodi come è successo qua, in Inghilterra, in Bulgaria. Io in prima persona voglio lottare per combattere tutto questo. Dobbiamo sempre lottare per cambiare questo perché l’unica razza che c’è è quella umana”.
Che tipo di soluzioni possono arrivare dal mondo dello sport e del calcio?
"Il calcio è una vetrina, tutto il mondo si ferma per guardare le partite quindi se noi possiamo fare qualcosa di più dobbiamo farlo. Ci sono persone che non possono difendersi e noi dobbiamo essere la loro voce".
Anche gesti forti?
"Sì, se serve dobbiamo dimostrare con gesti forti perché i cambiamenti nella storia sono avvenuti tutti con gesti forti".
Se ti dovesse accadere qualcosa durante una partita cosa saresti disposto a fare?
"Io quando sono sul campo sono sempre concentrato sul campo ma ho visto che la Federazione ha già preso una posizione forte, anche la Roma che ringrazio, il presidente e Manolo Zubiria che sono stati molto intelligenti a fare il daspo a un ragazzo che ha commesso un errore".
Hai qualcosa da dire a questo ragazzo?
"Io sono una persona molto tranquilla, non perdono, peró lui deve capire cosa fa perché non è un bambino è un adulto, tutti noi sbagliamo ma bisogna prendersi le proprie responsabilità. Io ho fatto il mio, la Roma ha fatto il suo e ora dobbiamo solo aspettare la giurisdizione per finire tutto questo".