Gasperini: "Giocare in Europa comporta dei rischi e difficoltà a tutti i livelli"

Gian Piero Gasperini, dopo la consueta conferenza stampa della vigilia della partita contro il Viktoria Plzen, ha rilasciato un’intervista a Sky Sport nella quale ha presentato la sfida di domani contro il club ceco.
Quali sono le insidie della sfida di domani?
"Giocare in Europa, anche con squadre che non tra le più blasonate, comporta rischi e difficoltà a tutti i livelli. In Europa, nei campionati europei in generale, ci sono squadre, soprattutto le migliori dei loro campionati, preparate sotto l’aspetto fisico, atletico e anche sotto l’aspetto tecnico".
Quali valutazioni hanno portato a tenere fuori due giocatori come Cristante e Ndicka?
"Sono due giocatori che ultimamente hanno giocato quasi tutte le partite. Siamo al completo, a parte Angeliño, e per loro questa settimana ci sarà la possibilità di allenarsi regolarmente".
Quanto è cresciuta la fase offensiva e il volume di tiri e occasioni che avete messo in campo contro l’Inter? In questo momento, chi ha una condizione più brillante tra Dovbyk e Ferguson?
"Con l’Inter è comunque stata una buona partita, c’è stata una grande reazione, purtroppo un gol preso molto presto. Però globalmente la squadra ha saputo produrre delle situazioni sicuramente pericolose. Questo non è un momento favorevolissimo per noi, ma per loro sarà importante anche domani dimostrare una fase offensiva di valore e cominciare a realizzarla. Tra Dovbyk e Ferguson è una questione che probabilmente conta per tutte le squadre. In attacco c’è sempre, giocando anche tante partite, la possibilità di alternare giocatori a seconda del momento e della condizione".
A proposito dell’attacco, lei ha detto che Bailey ha bisogno ancora di un po’ di tempo prima di partire dal primo minuto. Ci aiuta a capire cosa può dare questo attaccante giamaicano e come l’ha visto in allenamento?
"Ovviamente ha caratteristiche diverse rispetto ai nostri attaccanti. Il giocatore comunque ha una bella velocità, un’ottima capacità di tiro, è abituato a giocare molto esterno. È rientrato praticamente da pochi giorni. Io sono convinto che con lui, con Soulé e con la crescita di Dybala, con tutti i giocatori d’attacco ristabiliti e con un po’ di continuità di partite, sicuramente siamo in grado di fare qualcosa di buono".
Abbiamo saputo in diretta, per la prima volta, che lei non sa chi arbitra le partite delle sue squadre, perché non sapeva che l’arbitro era lo stesso che le aveva fatto lo scherzo contro il Club Bruges.
"Sì, sì, è stato veramente un brutto scherzo. È stato un episodio veramente particolare. Anche in Europa, soprattutto, è difficile vedere assegnare dei rigori del genere. Però il fatto che non controllo sempre all’inizio così, significa anche che poi, finite le partite e gli episodi, cerco anche di dimenticarli".
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