Campagnolo: "Roma superiore al BATE, ma servirà pazienza"

09.12.2015 16:31 di  Alfonso Cerani   vedi letture
Fonte: Tuttomercatoweb.com
Campagnolo: "Roma superiore al BATE, ma servirà pazienza"
Vocegiallorossa.it
© foto di Federico De Luca

È in programma per questa sera la sfida tra Roma e BATE Borisov, match che deciderà il futuro giallorosso in Champions League. A parlarne a Tuttomercatoweb.com ci ha pensato Andrea Campagnolo, ex portiere che ha fatto parte della rosa capitolina dal '97 al 2000. "Sarò il primo a fare il tifo per la Roma - ha esordito l'ex estremo difensore - in quanto ho avuto una parentesi di tre anni in giallorosso molto importante per la mia carriera e per la mia crescita. È una squadra e un ambiente che mi sono rimasti nel cuore, spero che la Roma possa superare con brillantezza l'esame di questa sera".

Gara da dentro o fuori per la squadra di Rudi Garcia. "Sarà una gara importante, in cui non c'è bisogno di avere fretta di vincere. Bisognerà fare le cose con calma per portare a casa la vittoria. La Roma è superiore al BATE, anche se in gara secca può accadere di tutto. È come una finale, ma i giallorossi sono nettamente superiori. In attacco ci sono calciatori in grado di segnare in qualunque momento".

Servirà la massima attenzione in difesa, visti i tanti gol subiti finora dai giallorossi in Champions. "Ovviamente, non bisognerà concedere spazi agli avversari. L'importante è restare concentrati in difesa, poi l'attacco potrà risolvere la gara. Oggi bisogna pensare solo al BATE, da domani si penserà alla sfida di Napoli. Se la Roma dovesse riuscire a dare il massimo, stasera non ci sarà gara".

Ultima domanda: Garcia rischia il posto qualora non dovesse fare bene stasera e domenica al San Paolo? "Deciderà il club, io posso dire soltanto che lo considero un grande allenatore. I numeri parlano chiaro, da quando è arrivato a Trigoria ha ricostruito la Roma e dato fastidio alla Juve in ottica scudetto. La società lo segue giorno dopo giorno, valuterà la dirigenza cosa fare qualora la situazione non dovesse essere felice".