Burdisso: "A dicembre deciderò se continuare qui o altrove, mi batterò per i Mondiali"

Burdisso: "A dicembre deciderò se continuare qui o altrove, mi batterò per i Mondiali"
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giovedì 28 novembre 2013, 13:08Interviste
di Gabriele Chiocchio
fonte canchallena.lanacion.com.ar

Il difensore della Roma Nicolas Burdisso ha rilasciato lo scorso 15 novembre una lunga intervista al sito canchallena.lanacion.com.ar, in cui ha parlato anche del suo futuro:

Com'è la tua carriera ora, a 32 anni e 10 stagioni nel calcio?
"È strano, nei primi due mesi non ho giocato. Mi sentivo alla grande, ho lasciato alle spalle timori di infortuni e pensavo che quest'anno sarebbe tornato ciò che era mio: il posto da titolare e la Nazionale. Ma non è successo".

La Roma è leader in Italia, ma hai giocato le ultime due partite per l'assenza di difensori centrali.
"La squadra è andata molto bene senza di me. So cosa posso dare, quando ho giocato mi sentivo bene con la squadra. Ci vuole pazienza".

Pensi di continuare a fare la riserva a Roma o cercare un altro club per avere la possibilità di andare al Mondiale?
"A dicembre deciderò se continuare qui o altrove. A Roma ho un ruolo, indipendentemente dal fatto che giochi o no. Non ho bisogno di coccole, si sa che tipo di giocatore io sia, conosco tutti. Vedrò se continuare o se dovrò cambiare club".

Pensi di poter andare al Mondiale anche se non sei stato chiamato dopo l'infortunio?
"Sì, non ne ho avuto la possibilità. La sensazione è forte, mi batterò per questa possibilità. L'anno scorso ho giocato più di quanto pensassi, più di 30 partite. Ero convocabile, ma il CT Sabella ha scelto altri e ho rispettato la decisione".

Hai avuto contatti con Sabella?
"No, nessuno. È normale perché non giocavo. Ma l'allenatore mi conosce e sa che tipo di persona sia. Mi può aiutare il fatto di aver giocato due Mondiali, voglio riconquistarmi il posto".

Perché la difesa dell'Argentina è ancora in discussione?
"Succedeva anche quando c'ero io. La potenza offensiva dell'Argentina non è paragonabile a qualsiasi altra nazionale. La sofferenza indietro accade storicamente. Può mancare un certo equilibrio, ma penso che il CT possa trovarlo".

Cosa pensi di Rudi Garcia?
"Lavora bene e fa cose per il gruppo in modo intelligente".

Sull'incontro con Papa Francesco.
"Vedo più argentini di prima. Vivo in periferia, ma il tema del Papa è molto importante. Ad esempio, non riesco a trovare i biglietti per tornare in Argentina con la facilità di prima. L'incontro è stata un'emozione molto forte".

Sulla vita a Roma.
"È una città unica al mondo. In Italia, nord e sud sono completamente diversi. Milano e Napoli sono opposte. Roma è a metà. Molto simile a Buenos Aires".

BURDISSO: "MI BATTERO' PER ANDARE AL MONDIALE", CANCHALLENA.LANACION.COM.AR