Boniek: "Dovbyk dovrebbe muoversi di più, Ferguson si è un po' spento"

La Roma nel cuore. Il richiamo dei colori giallorossi per Zbigniew Boniek è sempre troppo forte. Appena tre anni nella Capitale ma un amore importante con i capitolini, nonostante le delusioni abbiano superato la gioia della vittoria della Coppa Italia. Il polacco, attuale vicepresidente UEFA, ha parlato a Il Corriere dello Sport. Questo un estratto:
Togliamoci il dente: questa squadra per lei è davvero da Champions?
"Milan, Inter, Napoli e Juve sono le favorite per quei quattro posti. Mi auguro che la Roma possa entrare in questa lotta, significherebbe risolvere tanti problemi anche economici oltre che avere una prospettiva tecnica importante per il futuro. Se non ci fosse Gasperini in panchina direi che è quasi impossibile raggiungere il vertice, ma Gasp è una garanzia".
E Dovbyk? Va aspettato?
"Noto che quando gli danno la palla buona, fa quasi sempre centro. Ma cerca troppo il difensore centrale, anziché provare a smarcarsi. Ingaggia una sorta di duello con il centrale avversario, diventa sempre una gara a chi fa meglio a spallate. Non capisco. Se riuscisse ad attaccare gli spazi vuoti, provando qualche movimento senza palla, sarebbe sicuramente più pericoloso".
E ci sarebbe Ferguson.
"Nella prima partita sembrava esaltato, ha fatto vedere quello di cui è capace. Poi si è un po' spento. È giovane, bisogna stare attenti con i giudizi e ha bisogno di tempo perché la Serie A è un campionato tostissimo per le punte".
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