Antonioli: "A Roma ho vissuto un periodo intenso, spesso ho ricevuto critiche gratuite"

13.03.2015 19:07 di Alfonso Cerani   vedi letture
Fonte: AS Roma match program
Antonioli: "A Roma ho vissuto un periodo intenso, spesso ho ricevuto critiche gratuite"
Vocegiallorossa.it
© foto di Federico De Luca

L'ex portiere di Roma e Sampdoria Francesco Antonioli ha rilasciato un'intervista pubblicata sull'AS Roma match program. Queste le sue parole, iniziando dal periodo giallorosso:

Cosa ricorda in particolare?

“Un periodo intenso della mia vita, dove lo scudetto è stata la ciliegina sulla torta. Ma sono state alcune stagioni da un certo punto di vista pesanti per me, per motivi ambientali. Su di me ci sono state spesso critiche, in parte gratuite. In parte dovute al mio ruolo in campo, dove il portiere subisce il gol, ma non vince le partite. E poi per il mio modo di essere, il mio non essere personaggio, non mi sono mai saputo vendere bene. Ma sono fatto così”.

Aveva già vinto due scudetti al Milan. Quanto è diverso a Roma?

“È vero, avevo vinto già a Milano, ma è molto diverso come si vive lo scudetto a Roma. Certamente in parte è dovuto al fatto che a Roma si è vinto molto di meno. Ma soprattutto perché la città vive il calcio in maniera totale. A Milano la squadra veniva comunque da un ciclo di vittorie, invece la Roma è stata costruita ad hoc in quegli anni. Durante il ritiro pre-campionato c’è stata contestazione, poi di nuovo critiche dopo l’eliminazione in Coppa Italia. Poi le cose hanno girato nel verso giusto e siamo riusciti a centrare l’obiettivo”.

Quale l’ingrediente vincente di quella squadra?

“C’era un gruppo di calciatori forti: Totti, Montella, Batistuta…”.

E un allenatore particolare, quanto merito è di Capello?

“Parecchio. Ha un carattere particolare, a tratti burbero, ma ha saputo isolare il gruppo dall’ambiente nei momenti giusti. Se ha vinto tanto certamente è un grande allenatore. Anche se poi in campo i valori dei calciatori fanno la differenza”.

Quel gruppo avrebbe potuto vincere di più?

“Sì sicuramente. Almeno un altro scudetto. Ma sono momenti in cui tutte le componenti devono andare dalla stessa parte e non basta solo il valore dei singoli”.

Poi è andato alla Samp, come si è trovato?

“Sono stati tre anni in cui le cose sono andate benissimo, forse solo l’ultimo anno una lieve flessione di risultati. A Genova il calcio viene il vissuto in maniera diversa, più soft. Si lavora bene durante la settimana e poi allo stadio il supporto dei tifosi si fa sentire. Il derby infatti è molto sentito da entrambe le tifoserie”.

Quest’anno la Sampdoria sta facendo bene?

“Sì, un ottimo lavoro. Conosco bene Mihajlovic, è stato mio allenatore al Bologna. È un tecnico molto capace che pretende il massimo dai suoi giocatori. All’inizio ha avuto dei problemi, ma ora sta facendo bene. Sono molto contento per lui”.

Il suo giudizio su Garcia?

“Non lo conosco personalmente e non ho mai lavorato con lui quindi non è facile dare giudizi. Mi sembra un tipo equilibrato, posato, anche dalle sue dichiarazioni alla stampa. Tatticamente la Roma ha espresso un bel gioco”.

Come giudica la stagione della Roma?

“Garcia ha preso la Roma in un momento molto difficile e ha saputo dare serenità all’ambiente. L’anno scorso giocavano molto bene e la stagione di quest’anno è cominciata con grandi aspettative. Non è facile giudicare dall’esterno, ma quest’anno sembra far fatica a riproporre il gioco della scorsa stagione. Certo i tanti infortuni certamente pesano…”.

Lei è stato a lungo il portiere più longevo in attività, come si fa a trovare le motivazioni per allenarsi sempre con tanto impegno?

“Fino a quando ti diverti allenandoti giorno dopo giorno, seriamente, ha senso continuare a giocare”.

Il pensiero va a Francesco Totti…

“Si vede benissimo che ha sempre il piacere di giocare. Solo così si gestisce bene il “peso” di lavorare ogni giorno, e invecchiando bisogna lavorare sempre un po’ di più. Rispetto a quando giocavamo insieme è un altro Francesco. Più posato e molto più maturo. Oggi ha la consapevolezza delle sue responsabilità nei confronti dei compagni e dei tifosi. Rimanere alla Roma per lui è stata una scelta di vita”.

Che gara prevede lunedì sera all’Olimpico?

“Penso una bella partita, vivace e vibrante. La Roma viene da parecchi pareggi davanti al suo pubblico e avrà voglia di fare bene. Sarà importante non scendere in campo con questo pensiero, di dover vincere a tutti i costi, potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio. Bisogna usare la testa”.

C’è un giocatore che potrebbe risolvere la gara?

“Non è semplice fare queste valutazioni dall’esterno. La Roma ha un organico forte con molti giocatori di valore”.

Ci fa un pronostico?

“La Roma farà la sua partita senza scoprirsi troppo”.

Under o over?

“Potrebbe essere la gara da entrambi le situazioni. Hanno le qualità per fare risultato, dipenderà da come si metterà la gara”.

Montella ha dichiarato che a volte sente la mancanza di scendere in campo, accade anche a lei?

“Sì, ogni tanto sì. Era il mio sogno di bambino che sono riuscito a realizzare. Sono comunque contento di essere ancora nel calcio, allenando i portieri del Cesena”.

Le piace il calcio di oggi?

“Sì, consiglierei ad un giovane di provare a fare bene nel calcio, però con la testa giusta”.