Il punto di Bacconi: "Un secondo tempo dissennato, votato all'attacco e senza nessuna attenzione alla fase difensiva"
La Roma rimedia nel finale a tanti errori commessi fino a quel momento. Le sofferenze maggiori nel primo quarto d'ora di gioco, quando Hamsik si posiziona alle spalle di Pjanic e gode di una libertà ingiustificata che permette al Napoli di arrivare spesso in zona gol sulle ripartenze. Eppoi un secondo tempo dissennato, votato all'attacco e senza nessuna attenzione alla fase difensiva. La squadra si allunga alla ricerca di uno sviluppo collettivo della manovra d'attacco ma mancando sia della giusta applicazione, nel recupero immediato della palla, sia nella disponibilità a rientrare velocemente. L'ingresso di Pandev crea ulteriori grattacapi mandando definitivamente in tilt la difesa della Roma.
Buona la reazione finale, gli inserimenti di Tallo, Simplicio e Greco danno vitalità al pressing e dinamismo all'azione. Non è un caso che il gol del pari nasca proprio da uno spunto di Tallo sulla sinistra finalizzato da una percussione in area di Simplicio.
Il pareggio non cancella le contraddizioni di Luis Enrique ma quantomeno non allarga le ferite di questa stagione altalenante, in attesa di capire le decisioni che prenderà la società a fine stagione.
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