ESCLUSIVA VG - Sella: "El Shaarawy e Perotti faranno il salto di qualità con Di Francesco. L'addio di Totti un colpo al cuore"
Ezio Sella, ex allenatore della Roma, è intervenuto ai microfoni di VG Radio:
Berardi è il nome giusto per sostituire Salah?
“Secondo me sì, non ha la stessa velocità ma sotto porta è più preciso, con Di Francesco non avrà problemi di inserimento”.
Quanto perde la Roma con la cessione di Salah?
“È chiaro che l'egiziano abbia dimostrato di essere un grande giocatore, ma la Roma fa bene a cederlo a quelle cifre, si può sostituire. Per Berardi sarà una grande opportunità”.
Un giudizio su Di Francesco?
“Lui vive per il calcio, ha delle idee e dei concetti importanti, alla Roma farà sicuramente bene. Da allenatore ha raggiunto una maturità importante, questo passaggio da calciatore a tecnico ti cambia il modo di pensare. Si porta dietro gli anni trascorsi con Zeman, anche se è un modo di pensare rivisto e rielaborato, aggiustato in alcuni concetti, credo che l'influenza di Zeman sia stata importante per lui”.
Uno Zeman un po' più razionale...
“La base è quella, poi ci sono dei concetti che vengono elaborati e cercati di migliorare e lui credo abbia preso la base di questo grande tecnico ma nel tempo abbia cercato degli accorgimenti per ottenere buoni risultati con una filosofia di gioco piacevole”.
Ha qualche aneddoto da raccontarci su Di Francesco?
“È molto simpatico, ironico, brillante, però quando si lavorava era di una grande professionalità, ci stava con le gambe e con la testa e credo che lui questa professionalità ce l'abbia anche da tecnico”.
El Shaarawy e Perotti potrebbero fare il definitivo salto di qualità con Di Francesco?
“Ne sono convinto, è chiaro che alcuni concetti siano sempre gli stessi, però per la fase offensiva qualcosa cambierà, sia El Shaarawy che Perotti possono migliorare”.
Quanto la Roma deve rinforzarsi e dove?
“Essendo arrivata seconda con il record di punti non è facile migliorarsi, mi viene in mente un vice-Dzeko e credo che la Roma lo debba cercare, quest'anno in alcuni momenti è mancato proprio un suo sostituto, credo serva un centravanti con quelle caratteristiche e deve fare uno sforzo per prenderlo”.
Come ha vissuto l'addio di Totti?
“L'ho visto crescere da quando aveva 16 anni, ho avuto la fortuna di allenarlo e riallenarlo quando era già un campione, un talento. Vedere un giocatore di quel calibro smettere è chiaro che ti prende un colpo al cuore, per me sarà come non rivedere il calcio di livello”.
Quale sarà il futuro di Totti?
“Non so cosa farà, penso che abbia voglia di giocare ma se sceglierà la strada dirigenziale credo che abbia le qualità per svolgere al meglio questo tipo di lavoro, qualsiasi cosa sceglierà dovrà essere rispettata”.
Progetti futuri?
“Qualche approccio c'è stato, ho tanta voglia di tornare ad allenare, ho visto tanto calcio, mi sono aggiornato e sono pronto per iniziare un'avventura seria e poter esprimere le mie idee”.