Profumo di maggio

Vocegiallorossa.it

“I campionati e le coppe non si decidono a novembre, ma a maggio”. Adagio caro agli allenatori prudenti contro il troppo entusiasmo o carichi nonostante brutti momenti che si vivono nel corso degli ultimi mesi dell’anno solare, verità per tutti ma un po’ meno per la Roma. Che nelle ultime stagioni si è presentata alla sosta di novembre con tanti punti (25 due anni fa dopo il 3-0 al Torino, 26 nella scorsa stagione dopo il derby vinto 2-0 e in questa dopo il 3-0 al Bologna) e un crescendo di rendimento interrotto più o meno bruscamente. Proprio tra la seconda parte di novembre e il mese di dicembre hanno cominciato a sgretolarsi i sogni di titolo delle ultime annate e, andando oltre il discorso statistico, è adesso che Luciano Spalletti e la sua Roma devono dimostrare di avere una marcia in più sulla leva del cambio. Il calendario renderà ancora più importante questo scorcio di stagione e come regalo di Natale i tifosi della Roma capiranno quali ambizioni sia legittimo avere per il 2017. Resta l’idea di una Juventus che può solo migliorare (e che oltretutto ha già 4 lunghezze di vantaggio, il primo dei due scontri diretti da giocare in casa e la prospettiva di poter rendere vano quello dell’Olimpico) e di ambizioni di titolo solo ipotizzabili, ma non conta guardare avanti o indietro, conta solamente correre e continuare a mettere da parte punti: se il primo posto può essere roba d’altri, il secondo è vitale importanza per accedere alla Champions League, nell’ultima stagione con questa formula d’accesso.

È a causa dei punti persi in questo periodo che due anni fa si è arrivati al derby-thrilling della penultima giornata e che nella scorsa stagione, nonostante una rincorsa meravigliosa e uno scontro diretto vinto, si è fallito l’obiettivo con conseguenze che la Roma paga ancora oggi. Le annate non si decideranno a novembre, ma c'è profumo di maggio già in questa fine d'anno solare.