Mario Rui e Vermaelen, regali e grattacapi

Vocegiallorossa.it

Come scartare regali in anticipo. A due giorni dal Natale, Luciano Spalletti potrà tornare, o di fatto cominciare, a far uso di Mario Rui e Thomas Vermaelen, papabili titolari del match di giovedì contro il Chievo. Due pezzi nuovi da assemblare all’ingranaggio, un ingranaggio che ha perso (e perderà nuovamente) l’olio garantito sottoforma di strappi e ricerca della profondità da Mohamed Salah e che, soprattutto, nell’ultima gara dell’anno dovrà funzionare con tante sue parti modificate rispetto al suo normale assetto.

Avversario a parte, è questa l’incognita più grande dell’ultimo match di campionato prima della pausa, in cui presumibilmente la Roma scenderà in campo con una formazione che in altri contesti si definirebbe sperimentale, ma che sarà per gran parte obbligata per i troppi infortuni che si stanno susseguendo dall’inizio della stagione. Da qui un paradosso che si porterà fino all’annuncio dell’undici che scenderà in campo col Chievo: viste le scelte forzate da centrocampo in su, è più saggio cambiare il meno possibile dietro oppure mandare subito dentro i “nuovi” per dar loro minuti e allungare la lista delle opzioni più rapidamente? Schierare dall’inizio e contemporaneamente Mario Rui e Vermaelen significherebbe mettere in campo una difesa praticamente inedita in un match fondamentale per mantenere la seconda piazza, ma è anche vero che i due - tra gli acquisti principali del mercato estivo, oltretutto - sono disponibili ormai da qualche settimana e si sono fatte scelte più conservative nel difficile trittico da cui la Roma è uscita e dopo Natale ci saranno due partite in trasferta, dove i giallorossi balbettano e hanno bisogno di certezze ancor più di quanto ne avranno contro il Chievo. Un grattacapo che Spalletti dovrà risolvere nel migliore dei modi, per passare un buon Natale e godersi al meglio i suoi regali nel nuovo anno.