Finalmente una bella estate
In Italia si sta abbattendo l’anticiclone Caronte che ha alzato le temperature, con picchi che si registrano (ovviamente) anche e soprattutto nella Capitale. Una stagione che, in attesa del solito servizio su qualche telegiornale che ci ricorderà (ancora) che sarà l’estate più calda della storia, sarà senz’altro la più bella da 14 anni per la tifoseria romanista.
Tanto tempo, infatti, è passato dall’ultimo trofeo ufficiale vinto dalla Roma, una semplice Coppa Italia vinta per 2-1 contro l’Inter. Una sorta di maledizione durata sino al 25 maggio 2022, quando la Roma è tornata ad alzare un trofeo superando il Feyenoord per 1-0 nella 1ª edizione della Conference League.
Al suo primo anno nella Capitale, Mourinho ha ottenuto un qualcosa che né la Roma delle 10 vittorie consecutive di Garcia, né quella degli 87 punti di Spalletti, né quella della semifinale di Champions League di Di Francesco erano riusciti a fare: ampliare la bacheca di Trigoria.
Questo non vuol dire che gli ultimi 14 anni siano tutti da buttare perché abbiamo visto più di una Roma migliore a livello di organico rispetto a quella attuale. Sono stati battuti diversi record, sono state vissute notti magiche, sono passati grandi giocatori ma è mancata la parte più importante: la vittoria di un trofeo.
Certo, magari la conquista di una coppa non è il primo obiettivo per chi deve pensare alla gestione di un’azienda (vi ricordate le parole di Fienga?), ma lo è senza dubbio – ed è doveroso che sia così – per il tifoso. Proprio per questo la vittoria della Conference League rende l’estate 2022 la più bella degli ultimi 14 anni, dove finalmente si può utilizzare la parola progetto perché un qualcosa di tangibile è stato raggiunto, presupposto ottimale per gettare le basi per il futuro.
Un traguardo snobbato da chi ha celebrato i suoi trofei (maggiori o minori che siano) in questi 14 anni, provando a svalutare il più possibile una vittoria storica pur di non accettare l’idea che anche la Roma possa iscrivere il suo nome nell’albo d’oro di una competizione.
Non sarà la Champions League, ma la Conference League va festeggiata a dovere per tutta l’estate (dal 7 luglio si potrà ammirare nel Tour dello Stadio Olimpico), in attesa che Tiago Pinto possa costruire una Roma sempre più degna di Mourinho in modo da regalare nuovi successi quanto prima. Senza aspettare altri 14 anni.