Di Bartolomei, ogni anno che passa sentiamo sempre di più la sua mancanza. Zeman, un uomo che ha fatto della libertà il suo manifesto di vita
E’ questione di giorni, secondo i bene informati, per l’annuncio ufficiale del ritorno di Zdenek Zeman alla Roma. Gli incontri con la dirigenza giallorossa già ci sono stati e anche i primi accordi di quello che potrebbe essere un possibile contratto. Secondo alcune indiscrezioni il boemo preferirebbe un contratto che lo legasse alla società per la durata di un anno mentre la Roma si orienterebbe di più su un accordo biennale. Questo dettaglio la dice lunga sulla personalità dell’allenatore. Un uomo che ha fatto della libertà il suo manifesto di vita. La sua onestà però non sempre lo ha ripagato. Estromesso della serie A per molti anni, a causa delle dichiarazioni al vetriolo sul fenomeno doping nel calcio, mister Zeman non si è mai piegato a logiche di convenienza. Ha sempre detto quello che sentiva dire, assumendosi le proprie responsabilità e pagando conti fin troppo salati. E durante l’ennesimo momento di sbandamento nel mondo del calcio, una figura come quella del mister non può che non far bene a questo sport. Perché, a differenza di quello che stanno cercando di farci credere, il calcio rimane un gioco, e persone che hanno capito ed immagazzinato questo concetto possono diventare degli esempi.
La Roma ha una squadra giovane, fatta di ragazzi che si trovano alle prime esperienze. Pochi allenatori possono dare un contributo importante alla crescita di un giocatore come potrebbe accadere se ci fosse la possibilità di impartire sulle loro carriere un’impostazione zemaniana; sicuramente più dura ma formativa. Tutti i giocatori che hanno incontrato nel loro cammino il boemo continuano a riconoscergli i meriti che si è guadagnato. Fino ad ora la situazione continua a rimanere in bilico, di nomi se ne sono fatti tanti ma solo con il possibile ritorno di Zeman la piazza romanista si è finalmente scaldata. La sua idea di calcio è nota a tutti. In tanti, se dovesse arrivare la conferma, sono pronti a tornare allo stadio, sicuri che al di là del risultato lo spettacolo sicuramente non mancherebbe. Come ogni 30 maggio il mio pensiero va ad Agostino Di Bartolomei, un uomo, prima ancora che un calciatore, di livello assoluto. In tempi in cui l’immagine del calcio è macchiata da comportamenti scorretti e antisportivi ricordare questo grande Capitano è soprattutto un modo di indicare a chi si affaccia giovanissimo a questo sport esempi positivi. Ogni anno che passa sentiamo sempre di più la sua mancanza.