Cambio Campo - Fontana: “Il Verona non vince all’Olimpico da cinquant’anni, ma i tabù a volte vengono infranti. Senza Dybala la Roma perde tanto”
Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.
L’ospite di oggi è Matteo Fontana, giornalista del Corriere di Verona, con il quale abbiamo parlato di Roma-Hellas Verona.
Una sola sconfitta nel 2023, dodici punti conquistati e zona salvezza a meno due: cosa è cambiato con il nuovo anno?
“Prima di dire cosa è cambiato, bisognerebbe dire cosa non andava prima e in questo caso la risposta è molto semplice: non andava niente. A ogni livello tutto era sbagliato e sono stati apportati dei correttivi. La squadra sembrava condannata a una retrocessione inevitabile. I primi cambiamenti sono stati apportati in ambito dirigenziale, è stato richiamato il direttore sportivo Sogliano, che ha riportato certezze. Ha fatto delle scelte nette, come ad esempio quella di proseguire con Bocchetti affiancandogli Zaffaroni. Bocchetti non ha la licenza UEFA Pro per poter allenare in Serie A, è stato quindi necessario chiamare una sorta di tutor. È stato scelto Marco Zaffaroni e i due hanno trovato una buona intesa, una congiunzione favorevole sul piano delle idee, su quello lavorativo e su quello del gioco. Lo spogliatoio si è ricompattato e ha trovato nuova fiducia. Il Verona ha fatto dieci sconfitte consecutive tra settembre e novembre, alla ripresa del campionato ha conquistato un punto contro il Torino e poi ha battuto la Cremonese. Da lì si è innescato qualcosa, il gruppo ha ritrovato consapevolezza. La squadra ora è più compatta, più unita, difende meglio. Il dato sui gol subiti parla chiaro: prima della sosta il Verona era la peggior difesa del campionato, ora ha subìto solamente quattro gol in sette gare. Il mercato di gennaio sicuramente è stato positivo, sono arrivati buoni innesti. Il Verona prima era davanti a un’enorme montagna da scalare senza neanche avere l’attrezzatura per salire, ora la scalata è ancora molto dura, ma almeno l’attrezzatura per provare la salita c’è”.
A proposito di mercato, è impossibile non parlare di Ngonge: due partite giocate da titolare e due gol segnati, che giocatore è?
“È un giocatore tecnico, veloce e di qualità. È una seconda punta ma all’occorrenza può fare anche il riferimento offensivo. Ha portato fantasia e imprevedibilità alla manovra. Non ha paura di andare al tiro, appena ha lo spazio ci prova, ha leggerezza mentale e l’ha portata anche al resto della squadra. Ora sicuramente ha grande entusiasmo e questo può aiutare anche il resto del gruppo. Per adesso non gli si può dire nulla, vedremo come andrà nel resto della stagione, che è ancora molto lunga”.
La Roma ha sempre sofferto contro il Verona nelle ultime tre volte che l’ha incontrato, c’è fiducia di ottenere un buon risultato oggi all’Olimpico? Che partita giocheranno i gialloblù?
“C’è sempre l’auspicio di fare risultato, ma questa è un’ovvietà. Il Verona tenterà di mettere in difficoltà la Roma con gli strumenti che ha. La squadra è diversa da quella dello scorso anno, questo Verona ha meno spregiudicatezza. Vedremo un Verona più coperto e che proverà a colpire in contropiede. È una squadra consapevole dei propri limiti, ma che non parte già battuta, proverà a giocarsela. L’Olimpico è un campo che ha regalato poche gioie al Verona nella sua storia, l’ultima vittoria a Roma risale a circa cinquant’anni fa, ma i tabù a volte vengono infratti. La Roma avrà grande voglia di reagire dopo la sconfitta rocambolesca in Europa League contro il Salisburgo”.
Con Dybala in dubbio la Roma è meno temibile? C’è un giocatore che ti preoccupa escluso l’argentino?
“Se dovessi guardare alle ultime gare del Verona contro la Roma, dovrei dire Volpato (ride, ndr). È una battuta, ma è anche una verità, Volpato è un ragazzo di talento e di valore. Senza Dybala sicuramente la Roma perde tanto, è un’assenza notevole. Dybala è un giocatore in grado di fare magie, dà imprevedibilità alla manovra, però Mourinho può contare su diversi giocatori di qualità. Sicuramente Abraham è un giocatore che può creare pericoli”.