Pescara, Delli Carri: "Zeman? Al 50% resta, ma ha due amori: Pescara e Roma"

27.05.2012 12:25 di  Gianluca Fiume   vedi letture
Fonte: Radio Radio
Pescara, Delli Carri: "Zeman? Al 50% resta, ma ha due amori: Pescara e Roma"
Vocegiallorossa.it
© foto di Luigi Gasia/TuttoLegaPro.com

Daniele Delli Carri, direttore sportivo del Pescara, è stato intervistato da Radio Radio sul possibile futuro in giallorosso di Zdenek Zeman. Ecco le sue dichiarazioni:

Lei ha qualche novità sul futuro di Zeman?
“No nessuna novità, oggi dobbiamo ancora finire di festeggiare. Poi domani mattina faremo il punto della situazione con l’allenatore e la notizia nell’eventualità la darà lui. C’è sempre la possibilità che il mister resti qui con noi”.

Ha iniziato a pensare a qualche altra soluzione?
“Questo fa parte del mio lavoro ed è naturale che nel momento in cui eventualmente saprò che il mister vuole andare via sarò pronto”.

Avete proposto a Zeman un raddoppio dell’ingaggio?
“Questo non è mai stato un problema: parlavamo col mister del rinnovo da mesi e non c’è alcun problema né dal punto di vista economico, né da quello dei programmi societari. I programmi li sa e li sapeva”.

Quantificherebbe la percentuale che Zeman rimanga al Pescara?
“Direi 50%, fino a quando non ci sarà qualcosa di reale e concreto con la Roma. Anche se le sirene e i segnali fanno pensare ad un matrimonio. Però bisogna essere in due a sposarsi”.

Questi segnali di ritorno di interesse per Zeman sono recenti?
“Da quello che ho percepito io tutto è partito da circa 10 giorni, ma questa è una mia sensazione. Credo che la società si sia approcciata al mister da 10 giorni, ma so per certo che non si è seduto con nessuno, nemmeno con altre società che so che lo hanno cercato. Io sapevo e dissi un mese fa che l’unico rischio che correvamo era di perdere Zeman per la Roma, perché lui ha due amori: Pescara e Roma. E’ una questione di sentimento”.

Quanto c’è di Zeman nella promozione del Pescara e quanto dell’organico?
“Parliamo di un maestro, che dà ai giocatori che hanno fame quel valore aggiunto. Noi avevamo una squadra con giocatori grandi e piccoli che non avevano vinto niente e lui ha dato il valore aggiunto, anche se il merito massimo va sempre ai calciatori che vanno in campo ed hanno interpretato al meglio il pensiero del mister. Credo che passeremo alla storia, perché erano anni che non si vedeva un calcio così bello in Italia ed è sicuramente anche merito di Zeman. Però c’è anche una società alla base, che ha sicuramente dei meriti”.

Se Zeman dicesse sì alla Roma, potrebbe portare a Trigoria dei giocatori del Pescara. Ci sono giocatori già pronti per una piazza così importante?
“Ne cito uno in particolare, perché per me è il  più pronto: Verratti. E’ un ’92 che ha assaggiato la Nazionale, ma non so quanto la Roma sia disposta a mettere sul piatto qualcosa”.

Però ci divevano che ha chiuso con la Juve…
“Assolutamente no, non ha chiuso con nessuno. Noi vogliamo tenerlo: l’anno scorso abbiamo avviato un progetto e vogliamo costruire qualcosa di importante”.

Certo da noi la parola progetto non ha portato fortuna…
“Purtroppo nel calcio non sempre i risultati danno ragione, ma la Roma ha provato a fare un progetto. Nel calcio ci sta, non sempre si vince”.

Quanto costa Verratti?
“Parliamo di cifre importanti, importantissime. E’ un talento naturale, che arriverà ad essere un top-player. Si parla di cifre abbastanza rilevanti”.

Solo soldi o anche contropartite tecniche?
“Partiamo dal presupposto che non lo vogliamo cedere, anche se poi il mercato dice altro. La mia sensazione è che rimarrà qui, al di là delle contropartite tecniche che qualunque grande club può fornire al Pescara”.

La Roma segue Verratti da moltissimi mesi: nel caso andasse sul giocatore, avrebbe contropartite interessanti per il Pescara?
“Certo, come no. Tra l’altro uno lo abbiamo già portato in casa (Caprari, ndr). Poi a me piace molto Florenzi”.

Sarà difficile mantenere questo organico: Immobile, Insigne, Caprari, Verratti e tanti altri sono inseguiti dalle grandi. Quanto crede che sarà possibile trattenere la squadra che ha portato il Pescara in A?
“Abbiamo molte possibilità, a parte Immobile che dovrebbe tornare al Genoa. Per gli altri abbiamo accordi di massima, vogliamo mantenere l’ossatura della squadra anche se ci saranno delle difficoltà e dovrò sbagliare il meno possibile. D’altronde questo è il mio lavoro. Se Zeman andasse via lascerà al Pescara una grande dote: professionalità, Serie A e un grande calcio che non si vedeva da tanti anni”.

Zeman a Roma sarebbe in grado di portare subito un buon calcio e anche delle vittorie, oppure servirebbe pazienza anche con lui?
“Per me ci si può aspettare qualcosa di importante sin da subito. Io quando incontrai il mister a Roma vidi nei suoi occhi la voglia di fare qualcosa di importante: ha sempre detto che saremmo dovuti arrivare primi o secondi e io lo presi per matto all’inizio, visto che il nostro scopo era soltanto fare più punti dell’anno prima. Se dovesse venire a Roma credo possa ottenere grandi risultati e fare buon calcio, che fa parte del suo stile. Se daremo via Zeman lo faremo con grande dispiacere, perché abbiamo lavorato con un grande professionista: è stata una delle più belle esperienze calcistiche che abbia mai vissuto”.

Il mister ha mai parlato con lei della Roma e di Luis Enrique?
“Sì abbiamo visto le partite parecchie volte insieme. Ha sempre detto che Luis Enrique esprimeve un calcio diverso da quello che ci si aspettava a Roma e che ha provato a portare qualcosa di suo. Probabilmente non ci è riuscito e probabilmente non gli è stato dato tempo. Roma è una piazza che ha fame di vittoria”.

Lei lo prenderebbe Luis Enrique al Pescara?
“Sì io adesso sì. Dopo un’esperienza così importante Pescara sarebbe la sua piazza”.