Brunelli, dg Lega Serie A: "Carnet? Un gioco di squadra che ha funzionato. MyRoma si è attivata e la Roma ce l'ha proposto"
Durante l'evento ”Il cuore del gioco – La partecipazione dei supporters: una strada percorribile per il calcio”, tenutosi a Roma lo scorso 2 marzo presso il Radisson Blu Hotel, Marco Brunelli, direttore generale della Lega Serie A, è intervenuto per parlare della questione delle tante partite serali giocate dalla Roma, che erano diventate motivo di protesta da parte dell'azionariato popolare giallorosso MyROMA (QUI la news), rappresentato da Walter Campanile. Ecco le parole di Brunelli, il quale ha trattato anche la questione del carnet giallorosso:
“Da alcuni anni, cerchiamo di comunicare gli orari di anticipi e posticipi sino a marzo sin quando sia possibile, anche in virtù delle coppe. Dopo cerchiamo di non cambiarli quasi mai, salvo disposizione del Prefetto o di quei club che chiedono i cambiamenti per una serie di ragioni. Stiamo cercando di ridurre gli infrasettimanali invernali, aggiungendone uno a maggio, Dopodiché, certamente, è vero che il calendario della Roma capitato quest'anno sia stato caratterizzato da tante gare serali, che banalmente è anche un riconoscimento delle televisioni perché significa che la Roma è molto appetibile in ambito televisivo. Forse almeno una di quelle partite poteva non essere collocata in quella fascia oraria. Il carnet? Il carnet è una dimostrazione di un gioco di squadra che ha funzionato e che dimostra che l'Osservatorio non è fatto di burocrati. Voi (riferito a MyRoma ndr) vi siete attivati, la Roma ha proposto questa cosa e noi siamo riusciti in tempi non brevissimi a sdoganare questa cosa. Non posso prendere l'impegno di aprire le trasferte per la semplice ragione che l'Osservatorio ha ritenuto il carnet un qualcosa di diverso dalla tessera del tifoso, le condizioni al momento non ci sono. Alla fine, il carnet è stato autorizzato in quanto simile ad una tessera del tifoso valida per un numero limitato di partite", come riferito dal sito myroma.it.