Tesser: "Roma? Consapevoli delle difficoltà"
"Non credo a una Roma in difficoltà. Anche i miei osservatori mi hanno sempre parlato bene della Roma, provano sempre a fare la partita. La società giallorossa ha fatto una campagna acquisti importante, hanno un allenatore nuovo, c'è bisogno di tempo ma questo è un discorso per tutte le società". Sono le parole dell'allenatore del Novara, Attilio Tesser ai microfoni di Radio Manà Manà Sport 24, durante la trasmissione 'C'è calcio per te'.
Tesser prova poi a leggere il match contro la Roma: "Siamo consapevoli delle difficoltà, dovremmo fare una partita concentrata per fare punti. Spero che il risultato del Piola sia lo stesso di Novara-Inter. Ci crediamo, abbiamo il dovere di crederci. La Roma ha nel suo dna quello di voler fare le partite, cercano il recupero di palla molto alto, se è un vantaggio dare campo alla Roma non lo so. Non ci metteremo dietro volontariamente. La parte tattica ha una parte importante, ma non è tutto. Premia più la mentalità che la tattica fine a se stessa. Ci servirà un risultato importante, siamo consapevoli di dover lottare per la salvezza fino all'ultimo. Ci sarà da soffrire, vedremo a fine girone d'andata dove saremo: lì inizieranno ad uscire i veri valori". Conclude Tesser.
Il tecnico del Novara ha poi parlato ai microfoni di TeleRadioStereo: “La stima di Delvecchio? Lo ringrazio, la stima è reciproca. Il segreto del Novara? C’è una proprietà lungimirante. Ha creato una struttura, un centro bellissimo e ha fatto qualcosa che guarda sempre in avanti. Tutto questo è stato fatto gestendo in maniera oculata il tutto. Abbiamo vinto due campionati, in Lega Pro si è creato un gruppo straordinario e grazie all’entusiasmo abbiamo fatto qualcosa di bello. Un contraccolpo dopo la promozione? Sì, qui non è sufficiente fare le cose molto bene. Ci sono giocatori che cambiano l’andamento della partita con una giocata. In Serie A l’aspetto tecnico è importante, abbinato ad un’intensità di gioco. La velocità con cui viaggia la palla è enormemente differente tra la B e la A. Come vedo la Roma? Ne parlo solo perché ci giochiamo contro e mi ha fatto un’ottima impressione. E’ la squadra che tende a giocare più di tutte, squadra propositiva che tenta di fare sempre la partita. Sono su una strada molto importante. Cosa ci è mancato dopo la gara con l’Inter? Ce la stiamo giocando con tutti, non facciamo barricate. A volte vengo accusato di giocare troppo spavaldo e vado avanti per la mia strada. E’ mancata qualcosina. Guardi il Catania: noi al 92’ vincevamo, ora loro sono lo spauracchio di molte squadre. Qualche punto ci manca… Poca concretezza in avanti? Noi abbiamo preso giocatori che non hanno fatto molti gol in passato ma pensiamo che mettendoli dentro un ambiente che gioca al calcio, possano fare qualche gol in più. Il sintetico? Dalla prima volta che ce l’hanno dato non abbiamo fatto più di due allenamenti, facciamo giusto la rifinitura tattica al venerdì. Non abbiamo cercato di trarre vantaggi, la palla viaggia più veloce rispetto all’erba naturale e favorisce le squadre più tecniche. La situazione di Luis Enrique? Non ho alcun problema che arrivino allenatori stranieri anche che non hanno mai allenato, guardi Mangia che da una Primavera è passato direttamente a una prima squadra come il Palermo. Ujkani? In questo momento siamo in difficoltà, non abbiamo alcuni difensori, più Ujkani. Speriamo di riaverlo entro un mese…”