Napoli, Conte: "Venire a Roma giocando con autorità e correndo in avanti non era semplice"

Napoli, Conte: "Venire a Roma giocando con autorità e correndo in avanti non era semplice"Vocegiallorossa.it
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Ieri alle 23:36Avversario
di Maurizio Rasa

Al termine della partita contro la Roma, l'allenatore del Napoli, Antonio Conte, ha rilasciato alcune dichiarazioni. Ecco le sue parole:

Conte a DAZN

Alla prossima sosta potrai stare una settimana a casa: in Inghilterra era una cosa usuale, al Chelsea e al Tottenham te la concedevano di diritto. È una scelta concordata con il club?
«in Inghilterra era una cosa usuale, al Chelsea e al Tottenham te la concedevano di diritto. Si è d’accordo anche il club, perché ci aspettano quattro mesi in cui giocheremo sempre. È una cosa che farò anche in futuro: ho uno staff molto bravo. Come facevo in Inghilterra, rimarrò a casa una settimana perché la pressione e la preparazione delle partite ogni tre giorni pesano. È una boccata d’ossigeno per me, la mia famiglia e anche per chi rimane a Castelvolturno: è una cosa positiva».

Al di là del riposo, che incide tanto, le chiedo: è più il cambio di modulo, in cui tutti sembrano trovarsi bene, o più l’entusiasmo che chiedevi di recuperare dopo Bologna ad aver fatto la differenza, visto che oggi forse avete offerto la migliore prestazione del campionato?
«Venire a Roma giocando con autorità, personalità, difendendo e correndo in avanti non era semplice: la Roma aveva ottenuto ottimi risultati ed era davanti a noi. Sono contento perché i ragazzi hanno fatto una gara di personalità, guardando l’avversario dritto negli occhi fin dall’inizio.
Detto questo, viviamo un momento di grande difficoltà a livello di disponibilità dei calciatori. Non sono preoccupato, ma spero che a chi c’è ora non accada nulla, altrimenti entreremmo ancor più in difficoltà. Nonostante le defezioni, la squadra ha risposto alla grande. Abbiamo cambiato il sistema di gioco, siamo tornati a quello iniziale per una questione numerica a centrocampo: in questo momento abbiamo Lobotka e McTominay, che molti dicevano fosse sacrificato, ma secondo me è il suo ruolo. Dietro di loro abbiamo Elmas, un jolly che può fare il dieci ma, all’occorrenza, anche il centrocampista. Poi abbiamo Vergara, un ragazzo come Tetteh-Bilaio che dovrà giocare perché, in caso di defezioni, ho bisogno di opzioni.
Sicuramente abbiamo delle difficoltà e ci saranno ancora per un po’, ma i ragazzi stanno dimostrando entusiasmo, voglia, determinazione. Questo spirito non dobbiamo perderlo: ci ha portato a qualcosa di incredibile l’anno scorso, vincere lo Scudetto. Quest’anno vogliamo provare almeno a difenderlo, sperando non accadano altri problemi».

Le faccio vedere un tweet – anzi, un post su X – di Aurelio De Laurentiis: “Grandi vittorie di un gruppo guidato da un vero condottiero”. Si ritrova in questa definizione?
«Se si riferisce a me? (ride,ndr.) Sono molto contento per i ragazzi, perché è un momento da elmetto. Mantenere questo standard è incredibile. Dovremo fare di necessità virtù, ma con questo spirito dobbiamo andare avanti tutti uniti, superando le difficoltà. Abbiamo battuto l’Atalanta, che è una squadra fortissima, il Qarabag che è la sorpresa della Champions, e oggi venire a Roma e vincere in modo convincente è stato fondamentale. Abbiamo mandato un messaggio a noi stessi: se vogliamo, possiamo».

Conte in conferenza stampa

Arriva un segnale importante, cosa è cambiato nelle ultime partite?
«La spiegazione è semplice: tutti ci siamo resi conti delle difficoltà a livello di indisponibilità dei calciatori. La situazione è evidente e purtroppo è andata peggiorando: domani si opera Gilmour, che senza Anguissa e De Bruyne, ci svuota il centrocampo. Bravi i ragazzi, stanno dimostrando grande senso di responsabilità: oggi avevo chiesto di venire su un campo difficile contro una squadra in grande fiducia e guardarli da subito negli occhi e giocare, dimostrando che eravamo qui per lottare. Penso che i ragazzi hanno fatto una bella prestazione, che mi rende orgoglioso».

I duelli hanno fatto la differenza?
«L'ha fatta l'atteggiamento, siamo venuti senza timore contor una squadra in fiducia e in un clima caldo. L'atteggiamento è da squadra consapevole dei propri mezzi, nonostante le difficoltà. Abbiamo dato una bella dimostrazione: mi auguro che la sfortuni guardi daun altro parta. Siamo contati».

Neres come sta? Che dimensione prende questa vittoria?
«Neres sta bene, era stremato. Queste 3 gare sono state importanti: oggi in trasferta, su un campo tosto, contro una squadra che lotterà per il vertice, ci voleva. Ci dà entusiasmo e fiducia nel lavoro: vogliamo difendere il tricolare. Rimaniamo umili, le difficoltà restano e dobbiamo tener botta per restare lì. Tra qualche mesi qualcuno rientrerà e ci darà una mano».