Milan, Galliani: "C'era un rigore per noi ed uno forse su De Rossi"

16.12.2013 23:41 di  Redazione Vocegiallorossa  Twitter:    vedi letture
Milan, Galliani: "C'era un rigore per noi ed uno forse su De Rossi"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Adriano Galliani a Sky Sport prima del match

"Effetto Berlusconi? C’è sempre stato, c’è da 27 anni e confido vada avanti e non solo per questa sera. Come ha motivato la squadra? Abbiamo pranzato con Allegri e Tassotti, abbiamo parlato con diversi giocatori. È un gran motivatore e credo sortirà gli effetti desiderati. Se il Milan sia capace di battere la Roma? Non lo so, non ha mai perso. Ha un ruolino di marcia impressionante, prende pochissimi gol. Fa un campionato oltre ogni più rosea aspettativa. Ha venduto giocatori importantissimi e chi è arrivato sta facendo molto bene. Gervinho è straordinario, Strootman l’avevamo seguito anche noi, è un buonissimo giocatore. La Roma ha la posizione di classifica che merita. Allegri rimasto al Milan il suo maggiore successo? È possibile che io pensi una cosa, il presidente un’altra ma le decisioni sono tutte condivise. Allegri è sempre arrivato negli ottavi di Champions, il Milan non sta arrivando da risultati così cattivi. Aveva un curriculum che gli consentiva di restare con il Milan. Strootman un rimpianto? No, non si può fare tutto. Avremmo potuto prenderlo prima ma aveva un costo elevato non avendo ceduto alcun giocatore. Contro l’Atletico ci servirebbe un giocatore come lui, un mediano destro o sinistro, visto che sia Montolivo che Muntari saranno squalificati contro l’Atletico. Se dovesse arrivare qualcuno a gennaio arriverà in quel ruolo".

Adriano Galliani a Milan Channel al termine del match

"Io sono contento di come il Milan abbia giocato, potevamo vincere o perdere. È stata una bella partita. Siamo molto preoccupati per Emanuelson, speriamo non sia rotto il braccio. Ha fatto un’ottima partita, sta diventando un grandissimo terzino. Mi ricorda Serginho, immenso Zapata, bene Bonera. Un bel Milan dopo il gol della Roma, sul rigore il portiere poteva non uscire. C’era anche un rigore per noi, forse uno anche su De Rossi. Montolivo? Perdiamo Montolivo per il derby, non mi sembrava da ammonizione. Abbiati? Prima della partita aveva del vomito, gli è stato fatto del Plasil ma poi non è stato bene. La Roma è rimasta imbattuta, c’è stata la palla gol di Mario che se la mette vinciamo la partita. Abbiamo dimostrato di essere ai livelli della Roma. Continuo pensare che sia stata la qualificazione in Champions ad averci cambiato il carattere. Se fossimo usciti avremmo avuto gravi conseguenze. Ora vediamo il derby, poi vediamo di fare un bel 2014. Berlusconi è l’autore primo dei successi del Milan. Con lui abbiamo vinto 13 trofei nei 25 anni. Dietro di noi c’è il grande Barca, al terzo posto c’è un terzetto fatto da Chelsea-Liverpool e Real Madrid che hanno vinto soltanto sei trofei. È tanta roba. Lui ieri non voleva andare via da Milanello, voleva parlare coi giocatori. Lui non si è mai perso una partita in televisione. Che Dio lo benedica, l’ho sentito poco fa ed è contento per la prestazione. Il suo umore dipende dai risultati del Milan rispetto ad altro. 2-2 di Napoli dello scorso anno? So che noi abbiamo fatto una buona partita, dove la Roma ha avuto paura del finale. Da dopo il gol loro su rigore, abbiamo fatto noi la partita. La storia conta tantissimo. In questi ottavi di finali vanno avanti le squadre più blasonate, bisogna avere la cultura di impresa. Allegri ha sempre passato il girone da quando c’è, è un buonissimo risultato. Continuo a guardarmi il ranking, che ci vede primi tra gli italiani. Se il Milan è sempre davanti è perché fa meglio in Champions. Atletico? L’abbiamo incontrato solo in una Coppa Latina. In competizioni Uefa non ci siamo mai incontrati. Ricordo un aneddoto: gli ultras dell’Atletico volevano incontrarmi, mi hanno consegnato un trofeo per aver eliminato il Real Madrid in altre competizioni. Angel è un amico, io conoscevo bene suo padre. Torres? No, guadagnava troppo. È stata un’idea ma non siamo mai arrivati, sono altri i giocatori a cui siamo arrivati vicini vicini. Primavera? Il Chelsea compra i giocatori più bravi che ci sono in Europa. Fa incetta dei migliori giovani, li manda a giocare e poi li fa tornare. Nel 2-2 abbiamo ceduto quattro giocatori all’Atletico: Contra, Albertini, Josè Mari e Javi Moreno. Colcheneros vuol dire materassai, lì la gente faceva quello. Poi gennaio è lungo..."