Un Chi...occhio al Regolamento - Catania-Roma 1-0

14.01.2013 11:00 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Un Chi...occhio al Regolamento - Catania-Roma 1-0
Vocegiallorossa.it
© foto di Federico Gaetano

Nel corso della partita che ha visto il Catania battere la Roma per 1-0, il team arbitrale guidato dal pugliese Antonio Damato ha fornito qualche spunto per poter analizzare alcuni punti del Regolamento.  Lo scopo della rubrica non è infatti quello di proporre una pura e semplice "moviola", ma di spiegare in base a quali punti del Regolamento l'arbitro prende determinate decisioni.

Al 14, nel tentativo di concretizzare un'azione generata da un traversone effettuato da destra da Ivan Piris, Mattia Destro, appostato al centro dell'area di rigore, prova ad anticipare il suo diretto marcatore colpendo volontariamente il pallone con un pugno. Tale casistica è codificata dal Regolamento:

Un calciatore che tocca volontariamente il pallone con la mano deve essere ammonito per comportamento antisportivo se ad esempio:
- tocca il pallone volontariamente e platealmente con la mano per impedire ad un avversario di entrarne in possesso;
- tenta di segnare una rete toccando volontariamente il pallone con la mano.

(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2011, Interpretazioni delle Regole del Gioco e Linee Guida per Arbitri alla Regola 12, "Falli e Scorrettezze)

Damato non ha avuto dunque nessun dubbio nell'estrarre il cartellino giallo all'indirizzo dell'ex attaccante del Siena, oltre a fischiare ovviamente il calcio di punizione per il Catania.

Al 67', Giovanni Marchese ferma un'azione offensiva personale di Erik Lamela trattenendo l'argentino per la maglia. Anche questa azione, fortunatamente per il direttore di gara che non rischia di perdersi a causa di particolari interpretazioni, è precisamente codificata nel testo del Regolamento:

Se un calciatore trattiene un avversario per impedirgli di impossessarsi del pallone o di raggiungere una posizione vantaggiosa deve essere ammonito per comportamento antisportivo.

(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2011, Interpretazione delle Regole del Gioco e Linee Guida per Arbitri alla Regola 12 "Falli e Scorrettezze")

Lamela era già in possesso di palla e, con la stessa al piede, tentava di raggiungere una posizione vantaggiosa, venendo fermato irregolarmente dalla trattenuta del terzino siciliano. Immediata dunque è stata la sanzione disciplinare per quest'ultimo.

Nel recupero del secondo tempo, il Catania può guidare un'azione di contropiede con Gonzalo Castro in possesso di palla. Il centrocampista del Catania gioca il pallone in verticale nella zona di Gonzalo Bergessio, che è in posizione di fuorigioco. Il centravanti della squadra di Maran lascia però sfilare il pallone a destra, dove Barrientos, in posizione regolare, lo riceve facendo proseguire l'azione. Il secondo assistente di Damato, che stava alzando la bandierina per segnalare il fuorigioco di Bergessio, la abbassa immediatamente permettendo il prosieguo dell'offensiva del Catania. La posizione di fuorigioco dell'attaccante della squadra di casa infatti non costituisce di per sé un'infrazione, ma lo diventa solo se il giocatore prende parte attiva al gioco

- intervenendo nel gioco;
oppure
- influenzando un avversario;
oppure
- traendo vantaggio da tale posizione.

(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2011, Regola 11 "Il Fuorigioco")

Lasciando il pallone al compagno, Bergessio non è intervenuto nel gioco, non ha influenzato avversari e non ha tratto vantaggi dalla sua posizione. Corretta dunque la decisione di far continuare l'azione da parte del secondo assistente di Damato.