Un Chi...occhio al Regolamento - Cagliari-Roma 4-2

Un Chi...occhio al Regolamento - Cagliari-Roma 4-2Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari
giovedì 2 febbraio 2012, 11:30Approfondimenti
di Gabriele Chiocchio

Serata non tranquillissima quella del team arbitrale guidato da Andrea Romeo, autore di qualche errore in fase di valutazione di alcuni episodi, poi non rivelatisi decisivi per il risultato finale. Errori sui quali però noi non discuteremo: il nostro scopo non è infatti quello di proporre una pura e semplice "moviola", ma di spiegare in base a cosa l'arbitro prende determinate decisioni.

Al 63’, Fabio Borini è entrato in modo scomposto su Mauricio Pinilla e il fischietto di Verona, oltre ad assegnare il calcio di punizione al Cagliari, ha ammonito l’attaccante romanista. Il Regolamento divide i cosiddetti “falli di gioco” in tre categorie, a seconda del peccato di cui vizia l’autore dell’infrazione:

“Negligenza” significa che il calciatore ha mostrato una mancanza di attenzione o considerazione nell’effettuare un contrasto o che ha agito senza precauzione.
• Non c’è bisogno di sanzione disciplinare se un fallo è valutato come commesso con negligenza.

“Imprudenza” significa che il calciatore ha agito con totale noncuranza del pericolo o delle conseguenze per l’avversario.
• Un calciatore che gioca in una maniera imprudente deve essere ammonito.

Con “vigoria sproporzionata” si intende che il calciatore ha ecceduto di molto nell’uso della forza necessaria, correndo il pericolo di provocare un infortunio all’avversario.
• Un calciatore che usa vigoria sproporzionata deve essere espulso.

(da “Il Regolamento del Giuoco del Calcio”, ed. 2011, Interpretazione delle Regole del Gioco e linee guida per arbitri alla Regola 12 “Falli e Scorrettezze”)

Romeo ha valutato il fallo commesso dal numero 31 giallorosso con imprudenza e, in base a questa valutazione, lo ha correttamente ammonito.

Nel secondo tempo, come curiosamente in diverse partite che hanno visto coinvolte la Roma, l’arbitro ha assegnato tre minuti di recupero. Il Regolamento impone che l’arbitro recuperi il tempo perso durante le due frazioni di gioco, ma lascia alla sua discrezione la durata del recupero stesso:

Ciascun periodo di gioco deve essere prolungato per recuperare tutto il tempo perduto per:
• le sostituzioni;
• l’accertamento degli infortuni dei calciatori;
• il trasporto dei calciatori infortunati fuori dal terreno di gioco per le cure del caso;
• le manovre tendenti a perdere tempo;
• ogni altra causa.

La durata del recupero è a discrezione dell’arbitro.


(da “Il Regolamento del Giuoco del Calcio”, ed. 2011, Regola 7 “La durata della gara”)

Per disposizione arbitrale, devono essere normalmente assegnati 30 secondi di recupero per ogni sostituzione e 60 per ogni ingresso della barella in campo. Nel corso del secondo tempo ci sono state cinque sostituzioni, per un totale di due minuti e mezzo di recupero, ed è presumibile che per qualsiasi motivo si siano persi almeno 30 secondi di gioco: da qui la decisione di Romeo di assegnare tre minuti di recupero oltre il 90’.