Nainggolan e la Juventus, una storia senza fine
Ha rischiato di doverlo guardare da casa questo Juventus-Roma: un cartellino giallo nella partita contro il Cagliari avrebbe significato un turno di squalifica e l’assenza contro gli acerrimi rivali bianconeri. Invece, Radja Nainggolan sarà uno dei protagonisti principali del match dell’Allianz Stadium, non solo per i vari tira e molla di mercato (spesso più presunti che fattivi) e i botta e risposta con i tifosi, ma anche e soprattutto perché il belga è uno dei pochissimi della rosa giallorossa a essere stato capace di raccogliere punti punti nello stadio bianconero. Con la maglia del Cagliari, infatti, Nainggolan ha ottenuto due pareggi allo Stadium, nel 2012 e nel 2013, record di cui parlò anche nel famoso video trafugato mesi fa in cui manifestò apertamente il suo odio nei confronti della Juventus. Lui, dunque, è uno che sa come si fa, come Juan Jesus, tra i protagonisti, con la maglia dell’Inter, della prima conquista del nuovo impianto torinese nel 2012 e del pari del 2015, e Maxime Gonalons, che col suo Lione si prese un punto nella Champions League di un anno fa.
Ma, rispetto ai compagni, il Ninja è l’unico ad avere la ragionevole certezza di partire titolare e lo farà per la quarta volta in maglia giallorossa: quello di 0 punti, 2 sole reti realizzate dalla Roma e 5 subite complessivamente nelle tre precedenti è un bilancio decisamente da migliorare, magari con un suo gol, come quello che a maggio permise di chiudere i conti con la squadra di Allegri all’Olimpico, proprio sotto al settore dei nemici bianconeri che lo stavano prendendo di mira e che lui zittì con una potente conclusione sul primo palo. Quella volta era contro uno spicchio di stadio, questa volta sarà contro tutto uno stadio tranne uno spicchio, un negativo di immagine che spesso - anzi, sempre - si è traslato da fuori a dentro al campo. Forza e determinazione difficilmente gli sono mancate, servirà canalizzarle al meglio per scardinare quello che è tornato a essere un muro e, soprattutto, a reggere la forza d’urto di un attacco juventino che, mai come quest’anno, sembra essere di un livello superiore, e che non vorrà rimanere a secco tra le mura amiche per la seconda volta di fila. Passa anche dai piedi e dalla testa di Radja Nainggolan cambiare il finale di questa storia, anche se quella tra il Ninja e il mondo bianconero è una di quelle storie che il finale non ce l’hanno.