Amarcord - 2006, la prima volta della Roma agli ottavi di Champions League
Nuovo appuntamento con il viaggio nel tempo di Vocegiallorossa.it, che ogni mercoledì ripercorrerà eventi accaduti nel passato nella settimana di riferimento. Quest’oggi si torna al dicembre del 2006.
La Roma di Luciano Spalletti è alla sua prima esperienza in Champions League. Il girone con Valencia, Olympiacos e Shakhtar Donetsk ha insidie ma non è complicatissimo, e infatti i giallorossi dopo quattro partite hanno la chance di qualificarsi conquistando un solo punto nelle due rimaste. Il primo match-point va però a vuoto: nel gelo ucraino la Roma non è a suo agio, non riesce a sciorinare il suo gioco in velocità e viene punita da una rete di Ciprian Marica, che rimanda il discorso all’ultimo turno. Il pericolo di non passare c’è, ma non è eccessivamente concreto: il 5 dicembre 2006 arriva infatti all’Olimpico un Valencia già qualificato, già primo nel girone e in formazione chiaramente rimaneggiata, tanto che in attacco gioca quel Ciccio Tavano prelevato in fretta e furia dall’Empoli in estate e poi scaricato, proprio ai giallorossi, nel successivo mercato di gennaio. L’ambiente giallorosso tuttavia, come spesso accade in questi casi, non è sereno, visto anche il faticoso 2-1 ottenuto il sabato precedente sull’Atalanta. A spegnere ogni possibile timore ci pensa però Panucci dopo appena tredici minuti, depositando in rete una sponda di Mexes su un’azione che nasce da un calcio di punizione, poi tanta noia e solo un brivido causato proprio da Tavano che sbaglia una facile conclusione in area. La serata non è delle più esaltanti, ma resterà a suo modo storica: per la prima volta dal 1983/1984 la Roma accede infatti a una fase a eliminazione diretta della Champions League. Una prima volta che si spera possa esserci anche per la nuova società americana, anche se la sfida di mercoledì prossimo al Manchester City sarà enormemente più difficile di quel Roma-Valencia.