Per Gasperini avrebbe fatto divertire la Roma. La nuova, vecchia vita di Cristante

C'è stata un'estate, non troppo lontana, in cui la Roma si assicurò il centrocampista che tutti volevano in Italia e non solo. L'allora DS, Monchi, commentò così il suo acquisto: "Ha capacità di inserimento, forza, gol e insieme agli altri giocatori che abbiamo forma un centrocampo forte". Parole che rispecchiavano la realtà di chi aveva appena segnato la bellezza di 12 gol tra Serie A ed Europa League in una stagione. Parole che, col tempo, hanno rappresentato una delle più grandi incongruenze tattiche della storia recente della Roma. Quel calciatore era Bryan Cristante. 7 stagioni dopo in maglia giallorosse e arrivato all'età di 30 anni, Cristante ha vissuto la sua carriera nella Capitale con molte critiche, al punto da essere spesso fischiato dai romanisti per cui il numero 4 rappresenta l'emblema della mediocrità di una squadra che ha sempre fallito la qualificazione in Champions League. 

L'INCONGRUENZA TATTICA - Cristante è arrivato a Roma da trequartista, ma fin da subito è stato impiegato da mediano, addirittura poi, nel corso della propria carriera, da difensore centrale, snaturando le sue doti migliori, le stesse prounciate da Monchi a cui vanno aggiunti il modo di calciare e il colpo di testa inteso come tempismo. Nonostante ciò, il calciatore si è sempre messo a disposizione di tutti gli allenatori, diventando una costante. 

LA COSTANTE CRISTANTE - Cristante, in questi anni a Roma, ha avuto come allenatori: Di Francesco, Ranieri, Fonseca, Mourinho, De Rossi, Juric e infine Ranieri. Tutti loro non solo lo hanno messo sempre o quasi in campo, ma ne hanno parlato estremamente bene: "Bryan è fondamentale per il nostro equilibrio, riesce a leggere molto bene le situazioni di gioco e a fare sia il regista che il mediano con grande qualità. È uno che non si tira mai indietro, anche nei momenti di difficoltà, e questo lo rende speciale.". Così lo definì quel Di Francesco, prossimo avversario, col Venezia, della Roma in Serie A. "Bryan mi piace perché è sempre pronto a fare sacrifici per la squadra e a giocare in tutte le posizioni. È un giocatore intelligente e un grande esempio di professionalità e di grande onestà". Gli fa da eco Fonseca. Per Mourinho era il "suo sergente di ferro. Un punto fermo su cui mi posso fidare a occhi chiusi". Di recente, forse un'altra di quelle situazioni che ha incrinato il rapporto con la tifoseria, Cristante ha avuto una discussione in allenamento con De Rossi, ma lo stesso allenatore, da giocatore della Roma disse di volere "cento giocatori come Cristante" perché "anche se non è nato qui, quando va in campo ci mette l'anima". Infine Ranieri: "Cristante è molto valido e completo, sa inserirsi e segnare. Lui è sempre nella lista dei miei primi 11, poi dipende dal tipo di gara che voglio fare". Sempre nella liste dei primi 11, non solo per Ranieri, ma per tutti gli allenatori che si sono seduti sulla panchina dell'Olimpico lato Curva Sud. 

GASPERINI: "ROMA, CRISTANTE TI FAREBBE DIVERTIRE" - Così in una vecchia intervista parlava di Bryan Cristante, in ottica giallorossa, quello che probabilmente sarà il prossimo allenatore della Roma, Gasperini: “È un calciatore intelligente, ha fisico, colpo di testa, tiro, capacità di inserimento: davvero un giocatore valido”. 

LA NUOVA, VECCHIA VITA DI CRISTANTE? - Contratto fino al 2027 e voci di un addio che potrebbero essere cancellate dal duo Gasperini-Cristante di nuovo insieme. "Bryan è molto duttile, può giocare mediano basso o anche interno. Io lo preferisco qualche metro in avanti perché così posso sfruttarne le qualità di inserimento, che lo rendono determinante in area di rigore. Ma rimane un centrocampista". Questa l'idea che ha il tecnico sul numero 4 giallorosso. Come dare torto al mister che lo ha utilizzato meglio di chiunque altro, come dare torto avendo negli occhi il finale di stagione di Cristante con 3 gol nelle ultime 3 giornate (2 ufficiali, perché è stato annullato quello col Torino) e il miglior centrocampista giallorosso per reti segnate. 
Come potrebbe giocare Cristante? Gasperini da allora è passato a un centrocampo non solo con de Roon a fare legna (ma anche lui 4 gol stagionali), ma anche a mettere gente tecnica come Ederson o Pasalic. Cristante resta un centrocampista, nulla a che fare con Lookman-De Ketelaere-Maldini che giocano sulla trequarti dell'Atalanta. Anche se, a distanza di 7 anni, la curiosità di rivedere Cristante nella posizione in cui tanto ha fatto bene c'è. Di sicuro potrebbe ritagliarsi quel ruolo di protagonista non solo dal punto di vista della stima tecnica che ha già avuto, ma soprattutto dal punto di vista della critica dei tifosi.